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Grido d’allarme dei tecnici di radiologia. “Senza assunzioni si rischia il blocco dei servizi negli ospedali”

“Senza nuove assunzioni i servizi di radiologia rischiano il blocco”. E’ un vero e proprio sos quello lanciato in queste ore dai Presidenti dei Collegi Professionali dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica della Toscana, intervenuti dopo che la Regione ha deciso di non assumere altro personale nei prossimi mesi.
Al Governatore Rossi e all’assessore Saccardi è stata inviata anche una lettera. Il blocco delle assunzioni, considerata l’attuale carenza di professionisti e la conseguente criticità nell’organizzazione dei servizi di diagnostica per immagini e radioterapia, rischia di creare enormi problemi all’erogazione delle prestazioni rivolte agli utenti. E il problema riguarda anche i servizi radiologici all’interno dell’ospedale di Santa Maria alla Gruccia. Sono quindi necessari nuovi bandi per l’assunzione di personale.
“La decisione di interrompere le assunzioni – hanno detto i Presidenti dei Collegi Professionali della Toscana – arriva in un momento in cui gli organici sono già ridotti al minimo a fronte di una crescita del numero e della complessità delle prestazioni e rischia di pregiudicare, seriamente, il funzionamento dei servizi di radiologia, di inficiare la corretta gestione e l’operatività delle risorse tecnologiche disponibili e di compromettere la tenuta del sistema sanitario pubblico”.
La situazione, insomma, è arrivata davvero ai limiti di guardia e rischia di aggravarsi ulteriormente. In tutta la
Regione, infatti, non esistono graduatorie per assunzioni a tempo indeterminato né bandi di concorso per il reclutamento di personale TSRM. L’ultimo risale al 2014.
La richiesta a Rossi e alla Saccardi è esplicita: si proceda ad avviare nel più breve tempo possibile il bando e le prove di concorso per l’assunzione di Tecnici di Radiologia Medica e venga istituito fin da subito un apposito albo di esperti da utilizzare per la nomina delle commissioni necessarie per l’espletamento delle procedure concorsuali.
Se ciò non dovesse accadere, come hanno confermato i presidenti dei Collegi Professionali, il sistema sanitario verrebbe compromesso con aumenti dei tempi di attesa per la diagnostica e conseguenti enormi disagi per i cittadini.

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