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Podere Rota in Consiglio regionale. Le risposte dell’assessore Fratoni. Bocciata la mozione di M5S

L’argomento sensibile della discarica di Podere Rota irrompe di nuovo in Consiglio regionale. Nella riunione di questa mattina l’assessore all’ambiente Federica Fratoni ha risposto all’interrogazione della consigliera Pd Valentina Vadi che aveva chiesto chiarezza sul problema delle maleodoranze, l’avvio di un monitoraggio della qualità dell’aria nei territori investiti dalle emissioni e di un’indagine epidemiologica in Valdarno, con particolare riferimento ai Comuni vicini all’impianto di selezione e smaltimento.
Fratoni ha ricordato che per il problema dei miasmi provenienti dal sito “la Regione ha già sollecitato il gestore a intervenire adottando immediatamente i provvedimenti e le proposte di miglioramento indicati da Arpat per contenere le emissioni”, sottolineando che dall’ultima ispezione Aia non sono emerse irregolarità nella conduzione dell’impianto o condizioni anomale tali da poter essere individuate quali cause dirette del cattivo odore. Ha annunciato, tuttavia, che nei prossimi giorni si recherà a Podere Rota per un incontro con il sindaco Sergio Chienni e i gestori dell’impianto “per affrontare la problematica e dare risposte concrete fin dalle prossime settimane”.
Quanto all’eventuale monitoraggio della qualità dell’aria “sarebbe poco significativo – ha affermato – poiché le misurazioni con le stazioni di rilevamento si riferiscono alla misurazione in continuo degli inquinanti previsti dalla legislazione i quali non sono attribuibili in maniera diretta a problematiche connesse a disturbi olfattivi, ma a tutte le sorgenti di emissione presenti nella zona”.
Non si prevedono tempi brevi, poi, per l’attivazione dell’indagine epidemiologica “perchè richiede l’elaborazione di un piano organico e integrato con il coordinamento del livello regionale e delle agenzie Ars e Arpat. L’azienda sanitaria, comunque, si è già attivata per quanto di sua competenza”, ha assicurato.
Infine l’argomento centrale della chiusura del sito entro il 2021. “Già nell’ambito delle attività connesse con il vigente piano regionale di gestione dei rifiuti ci siamo impegnati in un’opera di razionalizzazione sia nella gestione dei rifiuti ( per la riduzione e il recupero) sia nel sistema impiantistico. Il piano indica tra i suoi obiettivi al 2020 la riduzione del numero delle discariche in Toscana, prevedendo di mantenerne 5 per i rifiuti solidi urbani. Di conseguenza le valutazioni su Podere Rota non potranno che essere condotte in seno alle procedure previste per la verifica e modifica eventuale degli strumenti di pianificazione di settore”.

Bocciata, invece, con 19 voti contrari del PD e le due astensioni delle consigliere Vadi e De Robertis, la mozione del Movimento 5 Stelle per impegnare la Giunta alla chiusura di Podere Rota entro il 2021.
“Ci siamo fatti portavoce delle istanze presentate dai Consigli comunali di San Giovanni e Montevarchi. Vi assumete la responsabilità in quest’aula di votare contro la legittima richiesta di queste due comunità”, ha detto Giacomo Giannarelli, presidente del M5S e primo firmatario dell’atto.
“Da due anni vi chiediamo i dati sui flussi dei rifiuti e oggi ci dite che, proprio perché non li avete ancora, non potete prendervi l’impegno di chiudere Podere Rota entro il 2021. Non è una scusa accettabile, ma un’ammissione di colpa. A fronte di una raccolta differenziata media oltre l’80% – risultato già ottenuto nell’empolese – i rifiuti destinati a discarica diventerebbero circa il 6% di quelli attuali. Un dato che certificherebbe l’inutilità di quasi tutte le discariche attualmente attive, in primis Podere Rota. Si può fare, bastava votare la nostra proposta di legge sull’economia circolare, ma il PD ha detto no e oggi con questo voto su Podere Rota ha confermato che sui rifiuti viaggia senza rotta e senza poter assicurare alcun risultato”, ha terminato il vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio.

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