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IL 6 novembre parte la campagna antinfluenzale. Via ai vaccini. Ecco il vademecum

Lunedì prossimo, 6 novembre, in tutto il territorio della Usl Toscana Sud Est, compreso ovviamente il Valdarno Aretino, si partirà con la vaccinazione antinfluenzale 2017/2018.
I soggetti a rischio, vale a dire gli ultrasessantacinquenni, sono circa 200.000, 84.800 dei quali in provincia di Arezzo. Tutti i medici di famiglia e pediatri di libera scelta hanno già a disposizione le dosi necessarie per vaccinare.
L’obiettivo della campagna di vaccinazione resta quello di una copertura minima del 75% e ottimale del 95%. Obiettivo che al momento non ha raggiunto nessuna realtà italiana. Basti pensare che lo scorso anno, nell’aretino, la percentuale si è fermata al 58,3%.
La vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata dal Piano di Prevenzione Vaccinale 2017/2019 perché è in grado di prevenire la malattia, ridurre le complicanze , i ricoveri ospedalieri e i decessi.
La vaccinazione è offerta gratuitamente agli anziani sopra i 65 anni e ai cittadini appartenenti alle cosiddette categorie a rischio.
Nelle categorie a rischio rientrano bambini (di età superiore a 6 mesi) e adulti affetti da patologie croniche a carico dell’apparato respiratorio, cardiovascolare, renale, diabetici, bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, bambini pretermine e di basso peso alla nascita; le donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza.
Possono vaccinarsi gratuitamente gli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo (personale degli asili nido e scuole dell’obbligo, personale sanitario, volontari del 118, personale delle case di riposo, personale della protezione civile e vigili del fuoco, addetti alle poste, forze armate e polizia municipale), i familiari di soggetti ad alto rischio e personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali (suini e volatili) che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani.
La vaccinazione come tutti gli anni sarà fatta dai Medici e Pediatri di famiglia.. Per coloro che non sono in grado di recarsi presso l’ambulatorio, è prevista la vaccinazione domiciliare che eseguirà il proprio medico. Sarà possibile vaccinarsi fino a tutto il mese di dicembre. Di fondamentale importanza è la vaccinazione degli operatori sanitari in quanto garantisce la protezione individuale e riduce la diffusione dell’infezione fra i pazienti con cui vengono in contatto. Anche gli operatori sanitari potranno effettuare il trattamento dal proprio medico curante o nei centri vaccinali della ASL.
Il vaccino è il sistema migliore per difendersi dall’influenza. Tuttavia, per la prevenzione della malattia, alla vaccinazione vanno aggiunte alcune misure di protezione personale molto utili per ridurre la trasmissione del virus: lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici); buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce); isolamento volontario in casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale; uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologie influenzali quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali). Queste semplici regole sono ritenute tra le più efficaci per il controllo della diffusione delle infezioni respiratorie e fortemente raccomandate anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità .

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