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Ciclopista sull’Arno: affidati i lavori per indagini geognostiche per i ponti sul Giglio e Spedaluzzo

Prosegue l’iter per la maxi-pista ciclabile del Valdarno. Il piano era stato approvato dalla Regione nel 2014 e riguardava il progetto “b.10 Mobilità sostenibile” relativo alla realizzazione della ciclopista dell’Arno come infrastruttura strategica per la mobilità del comprensorio. Un intervento di enorme portata per la vallata che, come era stato annunciato già allora, collegherebbe in modo armonico e sostenibile l’area valdarnese, geograficamente ormai individuata come “conurbazione”.
Il progetto, del costo complessivo di 1.600.000,00 euro, prevede la realizzazione di piste ciclabili, collegate l’una all’altra, nel tratto limitrofo al fiume Arno che va dal Ponte dell’ Acquaborra al confine con la provincia di Firenze. I comuni interessati dall’intervento sono quelli di Montevarchi, Bucine, Terranuova, Cavriglia, Gaiole in Chianti e San Giovanni Valdarno, quest’ultimo individuato come capofila dell’intero progetto. La Regione ha già finanziato con 100 mila euro lavori relativi ad operazioni tecniche propedeutiche alla stessa progettazione. Tra queste ci sono le indagini geognostiche e geofisiche per la costruzione di due attraversamenti in corrispondenza del torrente Giglio e Spedaluzzo, nel comune di Montevarchi, ed in corrispondenza degli sbancamenti da realizzarsi lungo tutta la futura ciclopista dell’Arno. Ebbene il Comune di San Giovanni ha reso noto che sono stati approvati gli esiti di gara per l’aggiudicazione definitiva delle indagini geologiche previste sui due torrenti di Montevarchi e sugli sbancamenti utili alla messa in opera della ciclabile. Un altro piccolo step per un progetto tanto atteso dai cittadini in funzione della qualità urbana, la difesa del territorio e lo sviluppo economico-sostenibile del Valdarno.

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