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Valdarno e infiltrazioni mafiose: Vadi porta il caso in Regione

Un’interrogazione in Consiglio regionale per chiedere che siano implementate le misure di contrasto e prevenzione delle infiltrazioni mafiose. Sarà presentata da Valentina Vadi, consigliera regionale del Pd, al presidente della Giunta toscana e prende spunto dalla recente indagine per associazione mafiosa finalizzata al riciclaggio e intestazione fittizia di beni che ha portato al sequestro di quote di due società edili con sede a Figline, partecipate o controllate dal clan camorristico dei Mallardo. Dal 2002 al 2011, secondo gli inquirenti, le imprese avrebbero acquistato terreni per quasi due 2 milioni e mezzo di euro e venduto lotti e abitazioni per circa 8,5 milioni, ottenendo mutui agevolati da istituti di credito per circa 9,5 milioni.
“Episodi che testimoniano l’avanzare del fenomeno nei territori toscani – rileva Vadi – con maggior incidenza in quelli periferici, dove spesso si evidenziano forti elementi di disagio quali la pratica dell’usura e del gioco d’azzardo, cioè di realtà in grado di agevolare il riciclo di denaro sporco”.
“E’ evidente come sia necessario contrastare con fermezza questa avanzata, pensando a nuove strategie e svolgendo comunque un’intensa azione di controllo su tutte quelle operazioni che possono essere utilizzate ai fini del riciclaggio da parte delle associazioni criminali. In questo senso è da raccogliere e condividere l’appello lanciato recentemente dal coordinamento di “Libera” Valdarno, rinsaldando un fronte comune tra istituzioni, associazionismo, categorie sociali e cittadini”.
Tra le misure già in atto, Valentina Vadi ricorda la legge regionale del 1999 per la diffusione di una cultura di educazione alla legalità e di lotta alle mafie, con un Osservatorio sui beni confiscati, e i “bandi legalità 2017” con i quali l’ente toscano sostiene progetti educativi per i giovani da svolgere durante l’attività scolastica ed extrascolastica in sinergia con le associazioni del terzo settore.
“Anche nel recente Programma regionale di sviluppo, nel progetto “Legalità e sicurezza” abbiamo ribadito l’impegno a promuovere la cultura di legalità e la sensibilizzazione contro la criminalità organizzata – riprende – proseguendo le attività di coordinamento del Tavolo della rete delle azioni per la legalità Toscana composto dalle istituzioni locali e dalle associazioni che operano sul territorio o in collaborazione con la stessa Regione.
Il prossimo 11 dicembre – conclude la consigliera – si terrà a Firenze l’annuale presentazione dei dati sulla criminalità organizzata in Toscana: sarà certamente un’occasione utile per rilanciare misure e azioni concrete di contrasto al fenomeno”.

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