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La denuncia dei Cobas. Durante il periodo natalizio chiuderanno la week surgery e le sale operatorie del Serristori”

I Cobas della Usl Toscana Centro tornano a parlare dell’ospedale Serristori, annunciando la chiusura, dal 22 dicembre 2017 all’8 gennaio 2018, della week surgery e delle sale operatorie. Una scelta, come ribadito dai sindacati, che obbliga i cittadini a rivolgersi alle strutture sanitarie del “privato convenzionato” oppure ad attendere a data da destinarsi l’intervento chirurgico di cui necessitano.
“Congestionate le medicine – hanno aggiunto i Cobas – , con la sub intensiva scientemente sottoutilizzata, va nel dimenticatoio il ripristino del terzo posto letto temporaneamente soppresso. Cosa potrà ancora inventarsi un’azienda per sostenere, davanti all’opinione pubblica di stare utilizzando a pieno regime i servizi e le attività ospedaliere???”.
Insomma, per la sigla sindacale l’azienda apre, chiude, riduce i posti letto e tutta l’interventistica chirurgica a proprio piacere. “Si inizia con la chiusura vera a dicembre/gennaio, poi lungo l’arco della settimana si fa lavorare chirurgia e sale operatorie su 5 giorni alla settimana, poi ci sono le chiusure pasquali, e infine la riduzione dei posti letto dal 1 di luglio al 4 settembre. Poi – hanno proseguito i Cobas – sempre nel periodo estivo chiusura completa degli interventi chirurgici programmati delle sale operatorie da metà agosto al 7 settembre. Più di 130 giorni di totale inattività. Ma come si fa a parlare di potenziamento e rilancio dell’Ospedale Serristori se i numeri sono questi???”.
I sindacati hanno poi “denunciato” la gestione, definita paradossale, del personale infermieristico della week surgery, che ad ogni chiusura e/o riduzione di attività viene costretto ad un esodo forzato verso altre specialistiche, in carenza cronica di personale. “Infermieri che durante le ferie programmate – hanno detto – si
vedono inseriti per l’emergenze organizzative negli orari di lavoro. Qui siamo all’abuso contrattuale poiché durante il periodo di ferie non si può essere utilizzati nell’organizzazione del lavoro. Una situazione gravissima che non può essere sottaciuta. Altro abuso gestionale – hanno proseguito – è quello di obbligare un lavoratore a svolgere 12 ore continuative per avere un giorno di permesso. Sindaci, Direttore Generale e Assessore Regionale al Diritto alla salute – hanno concluso i Cobas – non pensino che, pur entrando nel periodo natalizio, i lavoratori siano disposti ad accettare l’ennesima balla sul potenziamento dell’ospedale Serristori, poiché i fatti parlano da soli”.

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