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Simulano piccoli incidenti stradali e chiedono i danni. Nuovo episodio a Levane

La signora non ha abboccato e questa volta chi aveva tentato la “truffa” è andato via a mani vuote. Ma si deve solo all’accortezza dell’automobilista se l’operazione “incidente simulato” non è andata a segno. Un sistema messa a punto da alcune persone, che simulano piccoli incidenti e poi chiedono a chi lo avrebbe provocato 200/300 euro di danni, da riscuotere nell’immediato e in contanti. L’ultimo episodio domenica scorsa a Levane. A raccontarlo è stato il figlio della donna, che abita a Montevarchi.
“Mia madre – ha detto – si stava dirigendo da sola in macchina verso Montalto. Nella strada “nuova” che gira intorno a Levane, all’altezza della Querce, si è trovata una macchina davanti che procedeva molto lentamente. Siccome sembrava girare, lei ha provato a superarla. Mentre effettuava la manovra se l’è vista svoltare nella sua direzione ed ha sentito un rumore molto forte provenire dal retro: quando ha guardato dallo specchietto retrovisore ha notato che il conducente dell’autovettura era evidentemente infuriato come per dire “oh, mi hai preso!”
La signora è rimasta sorpresa anche perché in fase di sorpasso era sempre rimasta a debita distanza dall’altra vettura. Nonostante ciò ha deciso di fare pochi metri e fermarsi nella piazzola più vicino. Il conducente dell’altra macchina è arrivato subito dopo. “Mia mamma – ha proseguito nel racconto il figlio – , sempre più stranita dalla cosa, ma a postissimo con la propria coscienza, lo ha seguito nel parcheggio. Tempo di parcheggiare e scendere, ognuno dalla propria macchina, che il personaggio in questione ha alzato subito i toni per i danni che gli avrebbe fatto alla macchina. Aveva segni evidenti di graffi sulla macchina ma non appartenenti assolutamente all’accaduto di pochi minuti prima. Utilizzando toni intimidatori – ha continuato il giovane – ha cercato di ricevere dei soldi anziché fare una constatazione amichevole. Nonostante lui insistesse nel dire che con 200 euro sarebbero stati a posto, mia mamma ha continuato a dire che avrebbe chiamato mio padre e che, casomai, avrebbero risolto la cosa con l’assicurazione”.
La discussione è andata avanti il personaggio in questione, sulla settantina, capendo che non sarebbe riuscito ad ottenere un bottino pieno, ha dimezzato la cifra richiesta.
“Fortunatamente – ha proseguito il figlio – mia mamma non ha deciso di mollare, seppur nel guardare nella macchina di questo tizio avesse notato la presenza di tre persone “poco raccomandabili” sul retro. Stanco di continuare la trattativa (arrivata a “dai dammi 30€ e siamo a posto così!”) , l’uomo è rimontato di volata in macchina e se n’è andato”.
A quel punto la signora è rientrata in macchina e, con molta paura, è ripartita dopo qualche minuto. L’episodio è stato segnalato ai Carabinieri di Levane.

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