Visita della consigliera regionale valdarnese Valentina Vadi e del deputato aretino Marco Donati allo stabilimento Comev Spa di Montevarchi, un’eccellenza produttiva del Valdarno, unica azienda della penisola che realizza in proprio torni paralleli, a controllo numerico computerizzato e ad autoapprendimento per una clientela nazionale ed estera.
L’impresa è nata nel 1958 come Società Cooperativa su iniziativa di un gruppo di operai e nel 1971 si è trasformata in società per azioni, specializzandosi nella costruzione dei macchinari e, di recente, anche di quelli per la lavorazione dell’oro. Quaranta dipendenti, tra loro molti giovani, è uno dei fiori all’occhiello dell’imprenditoria del comprensorio e della Toscana e i vertici aziendali hanno approfittato della visita dei due esponenti Dem per rilanciare un appello all’istituzione scolastica: occorre formare manodopera specializzata.
“Al momento non abbiamo particolari necessità di coprire posti vacanti – ha spiegato il presidente Mauro Peruzzi – ma il problema riguarda l’intero tessuto imprenditoriale del territorio nella prospettiva del ricambio generazionale e di sempre nuove sfide per restare all’avanguardia. Invece è difficile reperire giovani diplomati che siano già in possesso del bagaglio di competenze e abilità indispensabili per lavorare in un’officina come in una fabbrica di confezioni”.
Ben diversa la finalità dell’alternanza scuola-lavoro che, secondo l’imprenditore, ancora stenta a produrre i frutti sperati: “Spesso i due universi viaggiano per compartimenti stagni – ha proseguito il presidente di Comev – con il risultato che non si riesce a far calare realmente i ragazzi nella dimensione del mondo del lavoro. Ecco perchè, come avveniva in passato, ritengo indispensabile che si potenzi ancor più la struttura dei laboratori all’interno degli istituti tecnici e professionali facendoli diventare determinanti nell’orario dell’attività didattica”.