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Vacchereccia: farmacia e medico a rischio chiusura. Trasferiti nei locali delle ex scuole finora sede del “Collettivo Bujanov”

La farmacia comunale e l’ambulatorio medico a Vacchereccia rischiano di chiudere e per non perdere un servizio di vitale importanza per la comunità l’amministrazione comunale di Cavriglia ha avviato un percorso che porterà al trasferimento dei locali nella ex scuola, lungo la Provinciale 13, finora utilizzati dal Collettivo Bujanov.
L’operazione sarà fatta in tempi rapidi perchè Farmavaldarno ha sottolineato che i risultati ottenuti del presidio sono insoddisfacenti e la situazione è peggiorata con l’apertura di un nuovo punto farmaceutico a Ponte alle Forche a pochi chilometri dal paese.
Nelle settimane scorse, inoltre, anche il medico di base che riceve nei locali attigui all’attuale farmacia ha deciso di ridurre l’orario per la ristrettezza degli ambienti.
Di qui la necessità di trasferire i servizi nella ex scuola, una decisione condivisa dai residenti e dal Consiglio comunale, che lo scorso 28 aprile aveva approvato la variante al regolamento urbanistico del cambio di destinazione d’uso dell’immobile di via Renzi, mentre a fine ottobre è stato aperto un bando ad evidenza pubblica per la ristrutturazione dell’edificio.
Gli amministratori, per evitare strumentalizzazioni, ricordano la storia del Collettivo Bujanov, organizzazione culturale no profit, già “Collettivo Don Chisciotte”, nata agli inizi degli anni 2000 sulle ceneri del “Comitato Antinebbia”.
“Quando nel 2003 quest’ultimo lasciò la sede al Pruneto a San Giovanni, alcuni comuni del Valdarno presero l’impegno di garantire al gruppo gli spazi per proseguire la propria attività culturale nel territorio. Cavriglia fu l’unico ad onorare quell’impegno, individuando lo stabile di via Renzi allora abbandonato. Un sostegno che ha sempre garantito e mai messo in discussione nei 15 anni successivi, assumendosi gli oneri legati alla presenza degli attivisti nei locali di proprietà e collaborando, in alcuni casi, anche all’organizzazione di vari eventi”. Come il concerto del gruppo “Celso e la barra falciante” del 1 maggio 2012 quando l’ente mise a disposizione il proprio personale per l’allestimento del palco per i musicisti.
“Oggi non è venuto meno di un millimetro l’apprezzamento per la lodevole attività culturale del “Collettivo”. La scelta non è riconducibile a ragioni di carattere culturale, politico ed economico – riprendono – e non vogliamo e non accettiamo che nessuno la strumentalizzi. Nelle ex scuole non sorgeranno attività commerciali e non verranno aumentate superfici edificabili. Più volte in passato la cittadinanza di Vacchereccia aveva sollecitato il recupero di quell’immobile, ma il Comune di Cavriglia ha sempre preferito rispettare l’attività del “Collettivo”. Ora però non esiste alternativa”.
Al Bujanov sono state avanzate proposte diverse, come la “messa a disposizione di una serie di serate annue da organizzare nella Sala “Silvano Poggi” del Circolo Sociale di Castelnuovo dei Sabbioni; l’archiviazione dei lavori di ricerca scientifica svolti nel Fondo Archivistico del Museo Mine; l’organizzazione di un convegno scientifico sull’attività culturale dei Collettivi Autonomi e la pubblicazione di un volume biografico su Nicolaj Bujanov nel quale approfondire anche l’opera del Centro”.

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