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Montevarchi: chiesta l’archiviazione per Don Claudio Brandi. “Ero sereno, ma l’amarezza resta”

Tele rubate in canonica: il Pm della procura di Arezzo Marco Dioni ha chiesto al Gip l’archiviazione per Don Claudio Brandi, il sacerdote dell’Insigne Collegiata di Montevarchi indagato dai Carabinieri con l’accusa di ricettazione nell’ambito dell’inchiesta del furto di tre quadri del 1600 spariti da uno studio legale di Città di Castello.
Secondo il magistrato il parroco non ha commesso alcun reato perchè al momento dell’acquisto delle opere, nel luglio scorso, non sapeva che le tele erano rubate.
Restano, invece, le misure cautelari disposte dal Gip di Perugia Valerio D’Andria per l’antiquario Gianfranco Verdi, ora agli arresti domiciliari, e Roberto Cergnai e Michele Frau (obbligo di dimora) che secondo i militari sarebbero il mandante e i due esecutori materiali del furto.
Commentando la notizia don Claudio Brandi non ha nascosto l’amarezza per la vicenda balzata alla ribalta delle cronache.
“Mi si può ritenere un ingenuo – ha affermato – ma i sacerdoti che si relazionano con la gente in condizioni border line di vario tipo non possono partire prevenuti nei confronti dell’altro. Ogni giorno ci misuriamo con disagio e emarginazione e capita di dare aiuto anche a chi non se lo merita. Non solo a chi presenta le garanzie. Ho letto i giornali e seguito il dibattito sui social e non posso nascondere il rammarico perchè, a mio avviso, non c’erano gli estremi per una simile gogna, ma sono sempre stato sereno. Mi consola la fortissima solidarietà dei parrocchiani e di tutte le persone che ho incontrato, nessuno escluso”.
In una nota la Diocesi di Fiesole commenta di aver appreso “con sollievo dal legale che ne ha curato la difesa, che la procura di Arezzo ha richiesto l’archiviazione dell’indagine riguardante il reverendo don Claudio Brandi”.

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