Ad attaccare, il quotidiano “Il Foglio”. “Tra gli aspiranti parlamentari del M5s c’è anche un pluricandidato del centrodestra. È Leonardo Franci, in campo all’uninominale a Siena per il Movimento”.
Franci, 35 anni, è valdarnese e come ha ricordato il quotidiano, nel giugno 2009 era sceso in campo per il consiglio comunale di Bucine in una lista di centrodestra a sostegno della candidata sindaco Nicoletta Zampi, sostenuta da Pdl, Lega Nord e Udc. Non solo. Nel 2011 si era candidato alle amministrative di Montevarchi per la lista “Prima Montevarchi”, guidata da Luciano Bucci.
Il “Foglio” ha ricordato che il regolamento del M5s è piuttosto chiaro sul tema e l’aspirante candidato non deve aver mai partecipato a elezioni di qualsiasi livello, né aver svolto un mandato elettorale o ricoperto ruoli di amministratore e/o componente di giunta o governo, con forze politiche diverse dal MoVimento 5 Stelle a far data dal 4 ottobre 2009. Quindi, se nel primo caso la scesa in campo di Franci a Bucine non crea alcun problema per le regole pentastellate, nel secondo caso, a Montevarchi, potrebbe essere in conflitto.
Il 35enne valdarnese ha affidato al suo profilo Facebook la sua replica. “Nel 2017 a Montevarchi – ha precisato – ho dato 20 euro a un mio caro amico, candidato consigliere comunale per la Lega Nord, Andrea Pesucci. Un aiuto personale dato a un amico. Certo, non potevo mai pensare che quella fosse una modalità per iscriversi al partito e mi meraviglio che una persona, senza saperlo, possa trovarsi così tesserato alla Lega. A poche ore dalla pubblicazione della mia candidatura – ha aggiunto – ho già imparato una piccola lezione: quanto è basso l’attuale livello della politica Italiana. Poco male perché se i miei avversari politici utilizzano questi mezzi per fare campagna elettorale e non si sforzano di misurarsi sui contenuti significa che probabilmente sono un candidato da temere”. Franci ha preannunciato possibili querele se “continuerà ad essere sporcata la mia immagine da professionista”.