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Report sugli incidenti stradali in provincia di Arezzo: numeri preoccupanti. Giro di vite nei controlli

Sono stati 1100 gli incidenti stradali nel 2016 sulle strade dell’aretino, con 28 morti e 1536 feriti. Le cifre, elaborate dall’osservatorio della mobilita’ della Provincia nell’ambito del progetto sistema integrato regionale per la sicurezza, sono riferite al periodo 2014-2017. Per quest’ultimo anno il dato è parziale e aggiornato a circa metà anno e la raccolta delle informazioni ancora da completare, ma il numero delle vittime si attesta a 14, mentre sono stati 786 i sinistri con conseguenze per le persone.
Numeri analizzati in Prefettura durante la riunione dell’osservatorio per la sicurezza stradale e la prevenzione dell’incidentalità, a cui hanno partecipato i rappresentanti delle forze dell’ordine, del servizio trasporti e viabilità dell’amministrazione provinciale, del 118 e del compartimento Anas.
Dal report è emerso che gli incidenti mortali si concentrano in particolare nel lasso di tempo tra giugno e ottobre e soprattutto nella giornata del sabato e nelle ore notturne. A perdere la vita i conducenti e i passeggeri anteriori, seguiti da chi occupa i sedili posteriori e dai pedoni e a provocare i decessi, oltre agli investimenti di chi si muove a piedi, gli scontri frontali o laterali che siano e l’uscita dalla carreggiata.
L’aumento dei morti nel 2016 si è registrato sulle vie extraurbane, ma gli scenari dove si verificano più incidenti restano i centri abitati e con un alto tasso di traffico e le principali direttrici di comunicazione urbane e non,
Tra le cause individuate eccesso di velocità, guida sotto l’effetto di alcol e stupefacenti, utilizzo ignorato del casco, delle cinture e dei seggiolini per bambini. Ed ancora la distrazione dovuta al telefono cellulare al volante e assenza di manutenzione dei veicoli; nel settore dell’autotrasporto il mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo.
Per questo l’osservatorio ha varato una strategia di rafforzamento dell’attività di controllo e di presidio del territorio per prevenire e reprimere i comportamenti pericolosi degli automobilisti. In particolare, con la regia della Polstrada, saranno programmati servizi strutturati e coordinati per garantire copertura a tappeto della rete viaria, razionalizzando il personale e le apparecchiature di controllo.
Anas, Provincia e Comuni, enti proprietari delle strade, si sono impegnati ad aumentare gli strumenti di prevenzione realizzando interventi infrastrutturali, l’aggiornamento e la revisione della segnaletica, la manutenzione del manto stradale e la messa in sicurezza delle carreggiate. Infine, saranno programmate campagne di sensibilizzazione alla legalità destinate a giovani e famiglie.

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