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Bando di gara per la concessione delle brughiere del Pratomagno

Un bando per promuovere l’impresa ecosostenibile, conservare l’habitat della montagna che segna il confine tra il Valdarno e il Casentino e salvare così alcune specie di volatili a rischio.
Sono gli obiettivi della gara pubblicata dall’Unione dei Comuni Montani del Pratomagno per individuare soggetti e operatori economici interessati ad acquisire terreni in concessione pluriennale per l’avvio di un’attività connessa alla gestione produttiva delle brughiere di erica scoparia del massiccio.
Si tratta del nuovo step del progetto Life Granatha di cui l’ente è partner e che nel giro di sei anni vedrà investimenti per oltre un milione di euro, l’80 per cento dei quali provenienti dall’Unione Europea. Un piano attivato con uno scopo preciso: salvaguardare l’avifauna di interesse comunitario che vive e nidifica nelle pendici sormontate dalla Croce in un territorio considerato da sempre culla di diversità e di identità storico – culturali e naturali.
Con l’abbandono delle zone montane e la conseguente riduzione delle attività tradizionali connesse, infatti, l’ambiente sta cambiando radicalmente volto con l’ingresso di alberi e arbusti e la definitiva affermazione del bosco. Un’evoluzione che va a scapito dei pascoli e delle lande caratterizzate dalla bassa vegetazione e ha come conseguenza naturale la perdita degli habitat riproduttivi di alcuni volatili, tra cui la magnanina comune, la tottavilla, l’averla piccola, l’albanella minore, il calandro e il succiacapre; inoltre la chiusura degli spazi aperti determina la scomparsa di ecosistemi d’elezione per la ricerca delle prede per rapaci come il biancone e il falco pecchiaiolo.
Ed è proprio per evitare che venga meno questo patrimonio che Life Granatha ha avviato una serie di azioni necessarie a invertire la tendenza all’imboschimento con interventi di rimozione delle piante e delle essenze arbustive, ma soprattutto creando le condizioni per avviare una filiera locale che attraverso il taglio dell’erica scoparia possa garantire una gestione continua, autosostenibile e duratura negli anni. Giovani imprenditori, insomma, che vogliano tornare all’antico e raccogliere l’eredità di un mestiere quasi estinto che trasformava le eriche in scope ed altri utensili da commercializzare.
Per aderire alla manifestazione di interesse c’è tempo fino al 3 marzo prossimo e per informazioni si possono consultare il sito www.lifegranatha.eu e la pagina web dell’Unione dei Comuni Montani del Pratomagno.
Chi parteciperà verrà coinvolto dalla Dream Italia e dalla cooperativa Betadue (partner del Life insieme all’Unione dei Comuni del Pratomagno e all’Università di Torino) in una serie di percorsi di informazione e formazione e nei programmi produttivi specifici.

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