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Farmaci contraffatti. Maxi operazione dei Nas di Firenze. Nove indagati

Importavano e distribuivano sul territorio nazionale medicinali esteri ad uso umano, che non avevano però l’autorizzazione ad essere immessi in commercio. L’operazione è stata sgominata dai Nas di Firenze e sono finiti sotto indagine nove persone. Si è trattato di una indagine lunga e complessa, che ha preso il via nel gennaio del 2016 e si è conclusa in questo mese di febbraio, denominata “False Botox”. E’ stata coordinata dalla Procura della
Repubblica di Firenze, nella persona della dottoressa Giuseppina Mione, Sostituto Procuratore, e ha avuto origine da una segnalazione dell’ Agenzia Italiana del Farmaco, che ha segnalato una presunta contraffazione di un farmaco a base di tossina botulinica. Da qui è partita l’inchiesta che ha ha permesso di individuare una pluralità di soggetti, operanti su tutto il territorio nazionale, che commercializzavano, al di fuori del regolamentato circuito farmaceutico, con estrema disinvoltura e mancanza di scrupolo, medicinali ad uso umano (a base di tossina
botulinica) contraffatti.
In sostanza è stato svelato un canale distributivo alternativo, privo di qualunque autorizzazione e regolamentazione, attraverso il quale, oltre a questi farmaci contraffatti, veniva illegalmente introdotto sul territorio nazionale e messo in commercio un analogo farmaco, prodotto esclusivamente per il mercato turco.
Le indagini sin da subito si sono concentrate su un soggetto dimorante nella provincia di Firenze, che distribuiva illecitamente flaconi di medicinali contraffatti.
Il monitoraggio dei suoi circuiti relazionali e diversi sequestri di medicinali contraffatti e/o illecitamente commercializzati, per un totale di circa 900 confezioni, eseguiti in distinte e mirate fasi operative, hanno permesso di estendere le indagini nei confronti di altre persone, residenti in varie regioni d’Italia.
Nel corso di una serie di perquisizioni disposte nel mese di marzo 2017 dalla Magistratura, operate dai militari del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, è stata smantellata l’illecita rete distributiva e sono state sequestrate altre 400 confezioni di farmaci contraffatti e/o di provenienza estera, diversi flaconi privi di etichetta contenenti sostanze anonime e centinaia di confezioni vuote, primarie e secondarie, ancora imballate, verosimilmente contraffatte e, in ogni caso, di provenienza delittuosa. Riportavano i marchi di aziende farmaceutiche.
Le successive analisi quali-quantitative, eseguite sia presso i laboratori dell’Azienda farmaceutica
vittima della contraffazione che presso quelli dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma, con il supporto
di AIFA, hanno confermato la contraffazione dei farmaci ed evidenziato la presenza nei flaconi anonimi di sostanze tossiche e pericolose per la salute pubblica.
Complessivamente sono nove gli indagati. Per quattro di loro la Procura della Repubblica
di Firenze ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini. I reati contestati sono: concorso in
ricettazione, commercio di sostanze tossiche pericolose per la salute pubblica, illecita importazione
nello Stato e distribuzione all’ingrosso di medicinali. Per i restanti cinque gli atti, sono stati
trasmessi con formulazione di analoghe responsabilità penali, alle Procure territorialmente
competenti di Padova, Lucca, Napoli e Bologna.

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