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In Valdarno Aretino ci sono 25.000 ultrasessantacinquenni. I numeri emersi durante un convegno della Cgil

Il sistema pubblico deve fare necessariamente i conti con il popolo della terza età. Anche in Valdarno Aretino, dove gli over 65 sono 25.000 su un totale di 95.000 abitanti. Quindi 1 su 4. Di questo si è parlato nel corso di un incontro che si è tenuto a Terranuova Bracciolini organizzato dallo Spi e dalla Cgil, al quale hanno partecipato rappresentanti istituzionali quali il Presidente della Conferenza dei Sindaci del Valdarno, Sergio Chienni, l’assessore al welfare del Comune di Terranuova Bracciolini, Lorenzo Puopolo e rappresentanti sindacali tra cui il segretario regionale e quello provinciale dello Spi, Bruno Calzolari e Giuseppe Selvi e il segretario Cgil di zona, Marco Rossi.
“Un incontro nato dall’aumento dei bisogni di assistenza da parte delle famiglie, dalla necessità di chiarire gli aspetti burocratici che qualche volta ostacolano la fruizione di un diritto e in preparazione della contrattazione sociale. In modo particolare – hanno sottolineato Cgil e Spi – . Sono stati confermati i temi che consideriamo centrali nel nostro confronto con Comuni, Usl e Regione. Quindi l’assistenza domiciliare per mantenere nel proprio ambiente di vita chi ha problemi di limitata autonomia, evitando il ricovero in case di riposo. Il servizio – hanno aggiunto – può essere integrato con prestazioni sanitarie e interventi infermieristici a domicilio”. Altro aspetto affrontato quello legato al semiresidenziale, cioè ai centri diurni qualificati per assistere persone non autosufficienti. Infine si è parlato delle strutture residenziali e di quelle per il ricovero temporaneo.
“Una gamma di soluzioni integrate che devono essere garantite ad una popolazione anziana in costante crescita e con bisogni che diventano sempre più evidenti”, hanno concluso Spi e Cgil. Nel corso del dibattito sono state sottolineate criticità sul numero dei posti letto disponibili nelle RSA e nel semiresidenziale e sul progetto “Pronto badante“ della Regione Toscana, mentre ha riscosso interessanti consensi l’albo delle badanti che alcuni comuni del territorio hanno attivato.

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