Giardini Spinelli. Come annunciato dal sindaco Silvia Chiassai Martini è stato ripubblicato il bando per la vendita dell’area verde alla periferia Nord dell’abitato, dopo la revoca in autotutela dei giorni scorsi.
“Ennesimo atto di arroganza dell’amministrazione di centrodestra – tuona il gruppo consiliare del Partito Democratico – che mostra di voler perseguire i propri intenti anche in modo poco ragionevole e potenzialmente dannoso per la cosa pubblica”. Una scelta criticata dalle consigliere perchè arriva nonostante la pendenza del ricorso al Tar presentato dagli abitanti che si battono contro la cementificazione del parco pubblico.
Secondo Elisa Bertini e Francesca Neri quello che sta accadendo è ingiustificabile: “E’ evidente che nessuno può pensare di acquistare un bene immobile di questo valore a queste condizioni – riprendono – non sapendo cioè se il procedimento amministrativo frettolosamente adottato per renderlo alienabile è corretto. Non solo, anche in caso di asta deserta, ci saranno comunque da pagare i consistenti costi per la pubblicazione del bando di vendita sulla Gazzetta Ufficiale e ogni altra forma di pubblicità a fronte di un esito ampiamente prevedibile”.
Le esponenti Dem, infine, bollano come “demagogiche” le accuse lanciate dal sindaco alle amministrazioni che l’hanno preceduta: “Le opere pubbliche realizzate negli ultimi anni ci sono, sono tante e tutte terminate – continuano – a cominciare dal restauro del Palazzo del Podestà, tanto che la stessa Chiassai ne usufruisce ampiamente per le proprie iniziative di qualunque genere, sempre ricche di immancabili fotografie e reportage. Delle opere pubbliche promesse dalla Giunta Chiassai, anche le più urgenti e necessarie, invece, ancora nemmeno l’ombra e resta assolutamente paradossale che per annunciarne di ipotetiche e future si distruggano quelle già esistenti e patrimonio della città”.
Il gruppo consiliare del Pd rinnova la propria solidarietà al Comitato dei residenti e condivide l’appello alla ragionevolezza lanciato con una lettera aperta alla prima cittadina.