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La Regione interviene sugli ospedali ubicati in zone di confine. La soddisfazione di Silvia Chiassai

Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato una mozione bipartisan per rivalutare il ruolo degli ospedali che operano al confine di due macro Asl diverse, come è il caso del Santa Maria alla Gruccia e la notizia è stata commentata con favore dal sindaco di Montevarchi. Silvia Chiassai ha ricordato che quello della valorizzazione del nosocomio valdarnese è stato un impegno che si è presa anche nel 2016, in campagna elettorale.
“Sono sempre stata convinta che il ruolo di sindaco non possa prescindere dalla difesa del diritto di cura del cittadino e dei servizi sul territorio – ha detto la Chiassai – . Ho portato avanti queste istanze in tutte le sedi opportune risultando spesso una voce fuori dal coro della politica locale. Oggi, dopo anni di confronto, di occasioni perse per irresponsabilità politica, come nel caso della mancata realizzazione di un distretto sanitario unico tra Valdarno aretino e fiorentino, sono soddisfatta delle buone notizie che sono giunte dal Consiglio Regionale della Toscana sulle prospettive per l’ospedale della Gruccia. Finalmente – ha aggiunto – , qualcosa si è mosso: è stata riconosciuta la particolarità delle zone di confine che, trovandosi in aree vaste diverse, risultano attrattive in ragione soprattutto dei flussi di accesso di emergenza-urgenza”.
Il sindaco di Montevarchi ha ricordato che il Valdarno, anche da punto di vista sanitario e ospedaliero, è un bacino demografico consistente, crocevia principale di infrastrutture con importanti insediamenti produttivi e che pertanto non può venire emarginato da logiche organizzative di area vasta, dove l’utente usufruisce di prestazioni sanitarie da Grosseto fino al Casentino.
Per la Chiassai la salvaguardia del territorio deve passare attraverso il mantenimento di specialistiche e professionalità già presenti all’interno dell’ospedale valdarnese, proprio nel rispetto del cittadino. “Ricordo che già l’anno scorso, in commissione regionale – ha detto – , avevo presentato proprio una proposta di emendamento alla nuova delimitazione dei distretti sanitari, in cui avevo richiesto, allora senza successo, il riconoscimento del Valdarno come zona di confine per la messa in sicurezza dei servizi e degli ospedali divisi tra Asl differenti. Grazie alla mozione bipartisan approvata stavolta in Consiglio regionale, frutto di molte sollecitazioni da parte del comune di Montevarchi, che successivamente è riuscito a coinvolgere la Conferenza dei sindaci, è stato preso l’impegno di trovare soluzioni organizzative che tengono conto del potenziale del bacino di utenza esercitato dalle aree di confine anche con risvolti positivi sulla classificazione degli ospedali, prendendo come punto di riferimento gli accessi al pronto soccorso”.
La Chiassai ha quindi auspicato che questo impegno si concretizzi con la definizione del nuovo Piano Sanitario e Sociale Integrato regionale. “Al momento – ha concluso – ringrazio il lavoro svolto dai consiglieri regionali che hanno ascoltato le esigenze dei territori; in particolare ringrazio il neoparlamentare eletto Stefano Mugnai per la condivisione e la vicinanza dimostrata in questi anni per un miglioramento e un potenziamento della sanità valdarnese che, sicuramente, continuerà a esercitare anche dagli scranni di Montecitorio”.

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