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San Giovanni: famiglia sotto sfratto. Gli amministratori: “Nessuno sarà lasciato solo”

Sfratto per morosità per una famiglia di San Giovanni con tre figli piccoli. Il termine perentorio per lasciare l’appartamento in cui abitano è il 6 aprile quando si presenterà alla porta l’ufficiale giudiziario per l’ingiunzione definitiva.
Non una novità, purtroppo, nella città di Masaccio dove ogni anno si rivolgono al Comune almeno 25 nuclei familiari o persone sole rimasti senza supporto economico per saldare affitto e mutui e per questo costretti ad abbandonare le loro abitazioni. “Ma nessuno viene lasciato solo o ha mai dormito all’aperto – puntualizza il sindaco Maurizio Viligiardi – soprattutto se sono presenti adolescenti o bambini come avviene nella situazione specifica. Conosciamo il caso che è già seguito dai nostri servizi sociali e studieremo una soluzione se non altro per la mamma e i tre figli. Stiamo pensando, ad esempio, all’accoglienza in una struttura protetta o nella foresteria destinata alle emergenze abitative e ampliata di recente con un nuovo appartamento”.
L’assessore al Sociale Sandra Romei ricorda come dall’introduzione della legge Saccardi l’essere sfrattati non costituisca titolo preferenziale per l’assegnazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, circa 300 nel territorio sangiovannese. “L’amministrazione comunale seppure volesse – spiega – non può distogliere case popolari per destinarle a famiglie morose diventate senzatetto. E’ compito dei sindaci, invece, attivare misure di protezione per minorenni e non autosufficienti appena il Tribunale invia al municipio la segnalazione”.
Per la famiglia sarà attivata la procedura di rito “che mira a salvaguardare soprattutto la madre e i figlioletti trovando una sistemazione temporanea”, prosegue la Romei e precisa che l’impegno è massimo per questa e per analoghe storie di disagio quotidiano emerse nella realtà di San Giovanni.

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