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Emergenza lupi. La Coldiretti sul piede di guerra annuncia una manifestazione di piazza

Attacchi continui e conta dei danni sempre più salata. Il fenomeno degli assalti dei lupi alle pecore, soprattutto sulle colline di Terranuova, negli ultimi mesi ha assunto contorni drammatici per gli allevatori della zona alcuni dei quali, come ha confermato la Coldiretti, sono allo stremo delle forze. E l’associazione di categoria è sul piede di guerra. Chiede un contenimento della presenza dei canidi e annuncia una grande manifestazione di piazza. In Valdarno gli attacchi si sono registrati soprattutto nella zona dell’Ascione, nei pressi della riserva naturale di Bandella, dove oltre tremila pecore pascolano, o meglio pascolavano indisturbate nei campi.
Gli attacchi avvengono soprattutto durante la bella stagione, non solo di notte, ma anche di giorno, quando le pecore si trovano al di fuori dei recinti. Il predatore arriva in prossimità del branco e gli ovini, per difesa personale, si raggruppano a cerchio. Quando una pecora esce dal giro è spacciata. Il lupo l’azzanna alla gola sbranandola nelle parti molli e salvando solo le gambe.
Insomma, una mattanza, non più sostenibile. “ Noi siamo a fianco dei nostri allevatori – ha spiegato il direttore di Coldiretti Arezzo Mario Rossi – . Il fenomeno, tra l’altro, è delicatissimo perché non parliamo solo più di lupi, ma di ibridi. Le immagini infatti lo testimoniano: ci sono degli esemplari che del lupo non hanno più nulla e che hanno raggiunto dimensioni di massa corporea elevata. Si avvicinano pericolosamente alle abitazioni, fatto insolito per un lupo e uccidono le pecore. A Terranuova ci hanno raccontato di aver visto questi animali a venti metri dal cancello di casa. Non è più possibile. Sono bollettini di guerra continui. Mi chiedo, cosa dobbiamo aspettare? Che ci sia qualcosa di drammatico per intervenire seriamente? – Si è chiesto Rossi – Io mi auguro di no”.
Ma quali sono le proposte della Coldiretti? Per Rossi non si deve solo parlare di risarcimenti. Il problema, infatti, deve essere affrontato alla radice. “I lupi – ha aggiunto il direttore di Coldiretti – devono essere riportati nel loro habitat naturale e in quei posti li dobbiamo salvaguardare. Noi siamo per tutelare questi predatori, ma nel loro ambiente e tutti questi ibridi che ci sono in giro vanno controllati e gestiti”. Rossi ha annunciato di aver aperto un tavolo con la Regione per arrivare ad una soluzione definitiva. “Siamo in una fase di mobilitazione costante – ha concluso – e non è da escludere che sia sui predatori che sugli ungulati a breve venga organizzata qualche manifestazione di grande impatto, direttamente in piazza, per portare a conoscenza di tutti che la situazione, così, è insostenibile”.

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