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Dal teatro alla scrittura. Il figlinese Leonardo Pagliazzi, autore poliedrico, si racconta

Leonardo Pagliazzi, per chi non lo conoscesse, è un autore poliedrico. Figlinese di nascita, ha vissuto anche in Lombardia per alcuni anni della sua vita. In occasione del suo nuovo libro, fresco di stampa, Pagliazzi ha voluto raccontare a Valdarno 24 la sua esperienza di scrittura.
Un’esperienza singolare quella di Leonardo, che non risulta scrittore di professione, dato che la sua principale occupazione è la falegnameria. La sua esperienza in campo letterario nasce col teatro, la sua grande passione. Infatti è anche attore. Il libro è una raccolta di nove racconti dal titolo “Di ragazzine ribelli e clochard senza scarpe”, dove si sviluppano più storie che danno “sfogo” a dei personaggi reietti e “bollati” dalla società.
“Ciò che mi interessa rappresentare della società – spiega Leonardo – sono queste figure di uomini e di donne abbandonati e catalogati come “gli ultimi”. In ciò che racconto – conclude – è presente l’elemento teatro, la mia scrittura è vicina al testo teatrale più che al romanzo o al saggio. Quando scrivo di loro me li vedo apparire come su di un palcoscenico”.
L’ispirazione all’azione teatrale, e quindi alla sceneggiatura, non nasce dal caso. Pagliazzi ha lavorato per il teatro, inizialmente in villaggi turistici, ma dal 2000, a Milano, ebbe inizio la sua prima esperienza frequentando la scuola di improvvisazione denominata “Teatribù”. Ha persino lavorato presso il laboratorio artistico di Zelig.
Ciò che rende particolare la sua esperienza di scrittura è il suo blog, che possiamo visitare al link w.w.w.leonardopagliazzi.blogspot.com. Prima di arrivare alla pubblicazione cartacea, l’autore inserisce sul proprio blog le bozze dei capitoli dei suoi racconti o romanzi e lì chiede un parere o un consiglio, anche pubblico, da chi lo legge e lo segue. Lo scrittore, in casi come questo, rende tutti partecipi alla nascita della propria opera letteraria fin dalla sua prima bozza.
“La scrittura, per me, – spiega – è una sorta di sfogo e sicuramente una passione. Il web serve anche per potermi raccontare. Un mezzo – prosegue – che mi permette di scrivere pensieri legati anche all’attualità nazionale ed internazionale. La mia è una scrittura semplice, il mio interesse – conclude – è poter parlare a tutti, anche a chi non possiede un linguaggio forbito”.
Il suo blog è in piena attività e spesso supera i 1000 visitatori.
Per lo scrittore, questa, non è la prima pubblicazione. Nel 2011 aveva scritto e pubblicato il romanzo “L’Italia finisce a Casalpusterlengo”, dove si racconta di tre amici in giro per il Paese che passano il tempo tra litigi e le varie difficoltà della vita.
Alla domanda: cosa consiglieresti ad un giovane che si vuole avvicinare alla scrittura? Risponde: “Bisogna saper scrivere, questo è il primo consiglio. E quando parlo di saper scrivere, non intendo tanto la grammatica basilare quanto la sintassi. Ma la cosa più importante – conclude – è convincere e saper trasportare, il tuo futuro pubblico, all’interno di una storia alquanto convincente e coinvolgente”.
Il 19 maggio avremo modo di conoscere Leonardo e la sua nuova raccolta, che sarà presentata nell’ambito dell’evento “Agenda letteraria” promosso dal comune di Figline e Incisa Valdarno, presso la biblioteca “Marsilio Ficino”.

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