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Roberto Vasai risponde alla Chiassai: “La Provincia non è al collasso finanziario”

“La Provincia di Arezzo non si trova ad un passo dal collasso finanziario”. E’ la risposta che il presidente Roberto Vasai ha fornito alla consigliera Silvia Chiassai Martini che ieri aveva parlato di un ente prossimo al dissesto.
Accuse rispedite al mittente dal numero uno della Provincia, che ha poi affrontato anche il tema di Rondine, evocato dal sindaco di Montevarchi. ” Se la Consigliera fosse stata presente a tutta la seduta del Consiglio – ha detto Vasai – avrebbe potuto apprezzare la complessità delle considerazioni e delle valutazioni operate nel corso del dibattito e che hanno aperto la sessione dei lavori per l’approvazione del Conto Consuntivo 2017, del Bilancio di Previsione 2018 e del Bilancio Triennale 2018-2020, con la decisione di due date, nel prossimo mese di aprile, per la convocazione del Consiglio Provinciale e dell’Assemblea dei Sindaci, per l’approvazione di un Bilancio perfettamente conforme alla vigenti disposizioni di legge. Non siamo, dunque, di fronte, ad alcun fallimento – ha proseguito il presidente – , ma a dover proseguire nell’affrontare una situazione oggettivamente complessa, sotto il profilo finanziario ed istituzionale, che accomuna tutte le Province”.
Vasai si è poi soffermato sull’altro aspetto toccato dalla Chiassai, legato alla vicenda Rondine. Secondo il presidente della Provincia di Arezzo, la Chiassai non ha colto le motivazioni ed il significato di una proposta di deliberazione che si innesta in un progetto di altissimo valore culturale, politico, sociale, universalmente riconosciuto, realizzatosi fino dalla fine degli anni novanta nel Borgo di Rondine, nel Comune di Arezzo, realizzato per l’impegno e la cura di Rondine Cittadella della Pace.
“Non ha colto la Consigliera, che ha lasciato la sede del Consiglio dopo meno di mezz’ora dal suo inizio – ha detto Vasai -, che la deliberazione prevedeva solo il mero avvio di procedure per lo sviluppo del cosiddetto “Progetto Rondine”, secondo indicazioni condivise all’unanimità dalla Fondazione Rondine. Fondazione alla quale partecipano la Regione Toscana, la Provincia di Arezzo ed il Comune di Arezzo, e per il quale hanno manifestato interessamento a contribuire economicamente, sia la Regione Toscana che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, sia importanti esponenti del mondo imprenditoriale aretino”.
Vorrei tranquillizzare la Consigliera – ha concluso Vasai – . Non è dunque per i suoi fugaci e saltuari interventi che la Provincia è salva, ma per il senso di responsabilità e l’impegno della maggioranza. Resta immutato l’impegno e la volontà dell’Amministrazione per lo sviluppo del “Progetto “Rondine, secondo lo stile fino ad oggi tenuto”.

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