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Montevarchi: “Ex Cinema Teatro Impero. Nessun pericolo per la salute pubblica”. Le rassicurazioni del sindaco

“Ex Cinema Teatro Impero: nessun pericolo per la salute pubblica”. Il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini interviene per rassicurare la cittadinanza preoccupata per le condizioni del complesso nel centro storico della città e in particolare delle lastre del tetto in cemento amianto che a fine anno avevano registrato crolli di alcune porzioni.
“L’immobile è una proprietà privata che versa in un evidente stato di abbandono e che rappresenta una ferita aperta per la città”, spiega la prima cittadina in un post sul suo profilo Facebook.
“Purtroppo, la vicenda è inserita in un contesto molto complesso per competenze e modalità di intervento anche dal punto di vista dell’impiego delle risorse necessarie. Non è ipotizzabile al momento l’utilizzo di soldi pubblici, quindi della comunità montevarchina, per la bonifica del sito”.
Il sindaco precisa poi che i controlli ambientali svolti sul sito hanno certificato l’esclusione del pericolo per la salute pubblica.
“I campionamenti sono stati eseguiti il 14 febbraio scorso nelle postazioni collocate in via Pascoli e nel giardino dell’Asilo comunale “la Coccinella” per verificare l’eventuale dispersione in aria di fibre di amianto provenienti dalla copertura e hanno avuto esito negativo. I dati sono pubblici e facilmente consultabili sul Sito internet del Comune di Montevarchi, sezione “Ambiente-Qualità dell’aria”.
Chiassai Martini ricorda inoltre che l’amministrazione comunale lo scorso anno ha emesso “due ordinanze specifiche, anche a seguito di verbale dell’Azienda Asl e di un crollo parziale del tetto, in cui si intimava alla proprietà di procedere urgentemente alla bonifica della copertura del cinema teatro; visto che nessuna operazione era stata intrapresa – prosegue – questa amministrazione comunicava alle autorità preposte l’inottemperanza ai sensi dell’articolo 650 del Codice Penale. La proprietà ha presentato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per l’annullamento dell’ordinanza di bonifica della copertura in eternit. Il Comune ha fatto quanto era nelle proprie facoltà per assicurare, innanzitutto, la salute pubblica – è la conclusione – e avere certezza che questa non fosse stata messa in pericolo dal crollo”.

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