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I 5 Stelle presentano una mozione per chiedere la risoluzione del contratto con Sei Toscana

Il Movimento 5 Stelle presenterà all’interno dei consigli comunali dei comuni della provincia di Arezzo Siena e Grosseto una mozione per chiedere la risoluzione del contratto con Sei Toscana. L’iniziativa è stata presentata sabato scorso ad Arezzo nel corso di una conferenza stampa. E’ stato ricordato che la mozione nasce da un approfondimento del tema sulla gestione integrata dei rifiuti in ATO Sud, svolta dai consiglieri pentastellati, dagli attivisti locali e da due legali, Avvocati Donella Bonciani e Claudio Fiori. Il lavoro che ne è uscito è la possibilità di chiedere la risoluzione del contratto senza dover pagare nessuna penalità.
Come hanno precisato i 5 Stelle, i sindaci delle tre province dovranno richiedere all’assemblea di ATO Sud la possibilità di inserire nel prossimo “ordine del giorno” la risoluzione del contratto.
Ad illustrare le modalità dell’operazione è stata Donella Bonciani, valdarnese, avvocato e candidata alle scorse elezioni politiche. “Partendo dai decreti di proroga del commissariamento adottati dal prefetto di Siena scaricabili da sito della prefettura di Siena – ha detto la Bonciani – emerge una situazione di criticità che evidenzia violazioni degli accordi negoziali da parte di Sei Toscana sull’accordo sottoscritto. In particolare le violazioni che vengono evidenziate sono due e sono quelle riportate nella mozione. Sembra innanzitutto che Sei Toscana abbia violato il divieto contenuto nel contratto di costituire diritti reali a favore di terzi su quote della medesima. In pratica – ha detto la Bonciani – risulterebbe che Cooplat (che detiene le quote in SeiToscana) abbia costituito con queste quote dei pegni a favore di soggetti terzi in palese violazione delle disposizioni contrattuali; la seconda, farebbe emergere un altro grave inadempimento nel contratto e cioè che Sei Toscana non possa affidare l’esecuzione del servizio a terzi soggetti. Nella nota 7 del primo decreto di proroga il Prefetto evidenziava invece che Sei Toscana sta affidando parte dell’esecuzione del contratto a soggetti terzi. Queste due violazioni – ha aggiunto la Bonciani – da sole legittimano a chiedere la risoluzione del contratto”.
Fino ad oggi il M5S chiedeva l’annullamento in autotutela del contratto, un istituto giuridico che legittima l’amministrazione quando ritiene una scelta fatta non più conforme all’interesse pubblico, oggi invece chiederà una risoluzione del contratto.
La Bonciani si è poi chiesta come mai nessuna amministrazione e nessun sindaco abbia letto questi documenti e abbia imposto una riflessione su questi temi in ambito di Ato. Concordi i consiglieri comunali valdarnesi
“Purtroppo nelle vicende passate entrò in campo la magistratura e ci dispiace che la politica non sia riuscita ad anticiparla con azioni concrete”, ha detto il consigliere di Cavriglia Massimiliano Secciani. Il suo collega di San Giovanni Tommaso Pierazzi si è invece augurato che adesso, a differenza del passato, che non ci sia più una certa sufficienza da parte delle amministrazioni locali ad ascoltare il movimento (“ma anzi qualcuno inizi a svegliarsi e lo spieghi ai suoi colleghi sindaci”).
“Ricordo che a Montevarchi le prime mozioni furono presentate da una lista civica per conto del 5 stelle – ha detto infine Carlo Norci – . Quella lista civica di “destra” a quel tempo era all’opposizione e le votò in modo favorevole, mesi dopo la solita “destra” è passata in maggioranza e le ha votata in modo opposto. Questo per dare l’idea della politica locale”.

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