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E’ di Lucolena in Chianti l’uomo che rivendica il brevetto dei Tutor autostradali. La Corte d’Appello gli dà ragione

E’ di Lucolena in Chianti, distante solo una decina di chilometri da Figline Valdarno, l’uomo che ha fatto vacillare la società Autostrade per l’Italia sulla vicenda dei Tutor. Si chiama Romolo Donnini ed è l’ imprenditore valdarnese titolare del brevetto dello speciale dispositivo elettronico che controlla la velocità su tutta la rete autostradale italiana. Il verdetto della Corte d’Appello ha dato ragione al lucolenese che ha rivendicato l’appartenenza di quel progetto.

David che vince sul gigante Golia. Era stato lui per primo ad aver registrato, con la sua piccola società di Lucolena denominata “Craft” il brevetto dei Tutor. Una vicenda che è andata su tutte le testate nazionali e che avrebbe potuto mettere in crisi tutto il sistema della sicurezza autostradale nazionale. Ma, come sempre, i giganti sanno mostrare le unghie e la Società Autostrade ha annunciato che non smantellerà il sistema dei Tutor disposti lungo la rete e che ricorrerà in Cassazione.

Romolo Donnini, però, non demorde ed annuncia di non arrendersi dopo una battaglia legale durata da anni. La sua invenzione risale infatti al 1999 e riguarda un sistema che si basa sulla rilevazione di un veicolo tra due punti tramite fasci luminosi. Nel 2005 la società Autostrade parte con l’istallazione dei primi Tutor e Donnini contesta subito parlando di una vera e proprio “imitazione” del suo brevetto. Già a febbraio 2006 presenta ricorso. Perde il Primo Grado e l’Appello ma la Cassazione, qualche giorno fa, gli dà ragione ed incassa la prima soddisfazione di una guerra, a questo punto, solo apparentemente impari.

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