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San Giovanni. Approvato il progetto definitivo delle due rotatorie al Ponte Pertini

E’ stato approvato il progetto definitivo per la realizzazione di due rotatorie alle estremità del Ponte Pertini a San Giovanni. Un intervento di grande impatto, che comprende anche la messa in sicurezza, la fluidificazione e la regolamentazione del traffico urbano fino al Ponte Ipazia D’Alessandra. Si tratta di un investimento di 700.000 euro che ridisegnerà, in parte, la viabilità a nord della città. A questo punto sono in fase di raccolta tutti i pareri favorevoli degli enti coinvolti, riuniti nella Conferenza dei Servizi.
Per far decollare gli interventi, è infatti necessario l’imprimatur di vari organismi: nello specifico la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Siena Grosseto e Arezzo, il Segretariato Regionale del Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo per la Toscana, la Regione Toscana, la Provincia di Arezzo, l’Arpat, l’ Autorità di Bacino, Toscana Energia, E-Distribuzione Spa, Telecom Italia, Publiacqua, Sirti, Clouditalia telecomunicazioni, Fastweb, Infracom, Infratel Italia e Servizio Ambiente del Comune di San Giovanni Valdarno.
La conclusione della Conferenza dei Servizi, prevista a breve, a questo punto accelererà l’iter burocratico. L’atto di indirizzo per la costruzione delle due rotonde è stato firmato alla fine dello scorso anno e l’intervento è collegato al protocollo d’intesa sottoscritto nel novembre del 2012 tra RFI, Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Comune di Cavriglia, Comune di San Giovanni Valdarno e Comune di Figline Valdarno legato alla realizzazione degli interventi sulla mobilità connessi all’arrivo delle terre della Tav nella ex area mineraria di Cavriglia. Il progetto preliminare è stato approvato nel novembre del 2016. “A questo punto – ha detto l’assessore ai lavori pubblici David Corsi – dobbiamo chiudere definitivamente la Conferenza dei Servizi, in particolare sul nodo della sicurezza idraulica. Poi andrà trovato un accordo con coloro che hanno proprietà che hanno un’ingerenza con le opere. Infine si aprirà la procedura di appalto”.

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