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San Giovanni: sponde dell’Arno, il remake con il progetto della ciclopista

Le sponde dell’Arno rappresentano da sempre lo spazio verde per eccellenza di San Giovanni. Un polmone prezioso tra prati, alberi, panchine e camminamenti prediletto dai residenti in ogni stagione dell’anno per le passeggiate a piedi e in bici o per il jogging.
In questi giorni i giardini aggrappati alle rive si stanno mettendo la livrea e, accanto agli abituali interventi di taglio dell’erba, si vedono all’opera uomini e mezzi impegnati nella ripulitura degli argini del fiume.
Una manutenzione classica dopo il periodo invernale per accogliere al meglio quanti anche dai paesi vicini scelgono di incamminarsi dall’area dell’ospedale di Santa Maria alla Gruccia fino al confine con Figline.
La zona d’elezione per chi vuol trascorrere qualche ora all’aria aperta però mostra alcune criticità per gli arredi. Pecche che saranno risolte in un futuro non remoto quando l’itinerario sarà sottoposto a un remake globale. “Per questo – sottolinea l’assessore ai Lavori Pubblici David Corsi – si dovrà attendere l’apertura del cantiere della ciclopista dell’Arno. Un piano complessivo che definisce anche gli standard delle dotazioni dell’intero tracciato”.
Un percorso in mezzo alla natura a due passi dalle principali vie di comunicazione del fondovalle e che si svilupperà tra Bucine, Montevarchi, Terranuova, Cavriglia e San Giovanni, il Comune capofila per la vallata.
“A fine 2018 sarà pronto il progetto esecutivo – annuncia l’amministratore – e potremo andare a gara per affidare i lavori”.
Finanziata per il 90 per cento con fondi europei, statali e risorse regionali e dei Comuni, la realizzazione nel territorio sangiovannese prevede oltre 7 chilometri di pista con la costruzione di due nuove passerelle riservate a pedoni e podisti e a chi si muove su due ruote: “Saranno necessarie per consentire l’attraversamento dei torrenti di San Cipriano e Vacchereccia – riprende Corsi – e sono inserite nel primo lotto dei lavori insieme all’adeguamento dei parapetti del ponte sul borro dei Frati”.
Duplice la valenza dell’infrastruttura: “Costituirà un incentivo alla mobilità ‘green’, favorendo l’uso di mezzi alternativi alle auto per gli spostamenti giornalieri – conclude l’assessore – e permetterà lo sviluppo di un turismo ecosostenibile che ben si addice alle caratteristiche delle nostre zone. Peraltro è previsto che la ciclopista diventi la via principale su cui si intersecherà la rete di altri tracciati simili che si sviluppano dal Chianti al Pratomagno”.

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