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Vinitaly a 360 gradi. Il bilancio di Coldiretti: “Svolta green nel bicchiere e vino Vip in Valdarno”

Vinitaly occasione per raccontare il vino italiano, combattere la contraffazione delle etichette straniere e rilanciare un territorio e la sua cultura. E’ la Coldiretti aretina a stilare il bilancio della manifestazione ricordando le numerose aziende della provincia presenti alla kermesse, esponenti di un comparto trainante dell’economia locale con numeri significativi per vendite e indotto, turismo compreso.
I responsabili dell’associazione di categoria partono dalla “svolta green nel bicchiere” con il vino biologico che ha registrato nel 2017 un’impennata nelle vendite del 45% rispetto ai 12 mesi precedenti, per un totale di 3,84 milioni di litri venduti nella grande distribuzione a livello nazionale. Ma si è anche posta l’attenzione sulla qualità, elencando alcune pratiche per produrre vino spesso utilizzate all’estero e che in Italia potrebbero essere punite per frode, come lo zuccheraggio o l’aggiunta di acqua al mosto, la miscelazione di vini da tavola bianchi e rossi per ottenere un “finto rosè”.
Nello stand di Coldiretti inoltre sono stati presentati i personaggi famosi che hanno deciso di scommettere sull’enologia.
“Dagli attori ai cantanti, dai politici ai giornalisti, dagli sportivi ai grandi imprenditori è corsa ai vigneti – ha spiegato il presidente Tulio Marcelli – con un numero crescente di vip che investe nel settore per l’opportunità di stare a contatto con la natura, esprimere creatività, confrontarsi con nuovi stimoli e garantirsi una più elevata qualità della vita. In Valdarno due nomi di spicco come Ferruccio Ferragamo de “Il Borro” e l’ex calciatore Alessandro Gamberini della Società Agricola San Leolino hanno saputo rilanciare vigneti autoctoni e produzioni locali, riscoprendo profumi e sapori ed esplorando altri mercati e diventando loro stessi ambasciatori del Made in Italy nei calici e a tavola”.
La rassegna internazionale infine è servita per denunciare le conseguenze dell’abrogazione dei voucher che nell’ultima vendemmia hanno comportato la perdita di almeno 25 mila posti di lavoro per giovani e pensionati.
In un anno particolarmente duro sul piano occupazionale per effetto di un raccolto ai minimi storici, la Coldiretti ha stimato che l’utilizzo dei nuovi voucher abbia ottenuto un valore inferiore al 2% di quello fatto registrare nell’anno precedente.

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