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Vertenza Bekaert di Figline, il Capogruppo di Articolo Uno Mdp in Consiglio regionale Spinelli presenta una mozione

Una mozione in Consiglio Regionale sulla Bekaert di Figline: a presentarla Serena Spinelli, capogruppo di Articolo Uno Mdp nella quale si focalizza l’attenzione sul mancato rinnovo dei lavoratori interinali dello stabilimento. Uno stabilimento che con i suoi 330 lavoratori rappresenta la maggior fabbrica metalmeccanica del Valdarno fiorentino. “Una realtà che non possiamo lasciare impoverire senza conoscere con chiarezza quali siano le intenzioni della multinazionale belga che nel 2014 ha rilevato il sito- afferma Spinelli. A seguito del mancato rinnovo dei 23 dipendenti interinali, a cui va tutta la mia vicinanza e il mio sostegno, è stato indetto uno sciopero e annunciato lo stato di agitazione da parte delle organizzazioni sindacali e delle Rsu. La Regione Toscana, che ha finora seguito ogni fase di questo percorso, prosegua e rafforzi ogni azione volta a far rispettare alla proprietà quanto sottoscritto dall’azienda nel 2017 con il piano industriale per lo sviluppo dello stabilimento. Chiedo alla Giunta di perseguire l’attività del Tavolo presso il Mise al fine di rispondere alle istanze dei lavoratori e di rendere chiare e trasparenti le prospettive per il sito figlinese, fornendo precise garanzie sul futuro .”
“Lo scorso anno Bekaert ha sottoscritto un accordo per lo sviluppo dello stabilimento; dove si prevedono nuove assunzioni interinali, 910mila euro di investimenti nel piano industriale del 2017 e un minimo di 950mila per il 2018, oltre a due milioni da destinare a nuove progettualità come ricerca e sviluppo, puntando all’elaborazione di nuovi modelli di produzione – continua Spinelli – A fronte di ciò stride la decisione della proprietà di non rinnovare il contratto dei 23 interinali; una decisione che potrebbe avere ripercussioni sulla capacità produttiva e che si aggiunge alla assenza di chiarezza riguardo alla perdita economica del bilancio 2017. Quella della ex-Pirelli di Figline è solo una delle tante vertenze aperte nel nostro territorio in cui a pagare il prezzo più alto sono ancora una volta i lavoratori meno tutelati – conclude il capogruppo Articolo Uno Mdp. È necessario conoscere le intenzioni delle proprietà e allo stesso tempo far rispettare gli impegni presi. Serve lavoro stabile e di qualità per far sì che le responsabilità sottoscritte non si risolvano in decisioni del tutto arbitrarie come quelle a cui stiamo assistendo nel caso dello stabilimento valdarnese”.

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