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Valdarno solidale. La storia del figlinese Samuele Castroreale. “La mia prima donazione di midollo osseo, idea nata nella caserma militare”

Samuele Castroreale è un figlinese doc, classe 1971. Ha sempre vissuto in Valdarno e, ormai da tempo, è autista dello scuolabus nel comune di Figline e Incisa Valdarno. Samuele è donatore di sangue e nel 2009 ha donato anche il midollo osseo. La sua è una storia bella e singolare, che ci ha raccontato con piacere, anche perché il Valdarno, per fortuna, è una terra molto vicina all’associazionismo, al volontariato e soprattutto alle donazioni. “Tornavo dal militare, – ha spiegato con una certa commozione – e il mio compagno di camerata, che aveva un fratello con delle problematiche legate alla leucemia, mi spiegava le difficoltà che, in mancanza di un donatore, poteva provare, rischiando anche la morte”. E fu in quel momento, così particolare, che Samuele, toccato profondamente dalla vicenda, promise all’amico che un giorno sarebbe diventato donatore di midollo osseo, nella speranza di poter curare e di evitare la morte di pazienti affetti da leucemia.
Nel 1993 il ragazzo, a 22 anni, donò per la prima volta il sangue alla Fratres di Figline Valdarno, e dopo 16 anni, nel 2009, arrivò la fatidica telefonata da Careggi.
“Fui chiamato d’urgenza. Avevano bisogno di una persona compatibile – ha ricordato -. Era la prima donazione, una situazione anche rischiosa, per chi conosce la particolarità dell’intervento. Dovetti affrontare tutto l’iter delle analisi per l’idoneità ed ebbi la possibilità di donare. Anche se – ci tiene a precisare – fu una donazione meno invasiva, perché Il midollo fu estratto dalle braccia e non dalla colonna vertebrale”.
L’intervento, quindi, avvenne tramite prelievo da sangue periferico.
“A causa della privacy non ho mai saputo chi fosse il ragazzo per il quale ho eseguito la donazione. Era comunque un giovane di Roma. Tra l’altro il periodo in cui mi è capitato tutto questo – ha aggiunto – è stato molto difficile, anche perché stavo perdendo i miei genitori, che stavano morendo”.
Samuele, ancora oggi guida lo scuolabus e ama molto correre, infatti questo weekend affronterà i 100km della maratona del Passatore con la “Resco Reggello”. Sport e altruismo. “Voglio consigliare a tutti coloro che hanno la volontà o la possibilità di farlo – ha concluso – di avvicinarsi al mondo delle donazioni, creando così una possibilità più ampia di aiutare chi, per un motivo o per l’altro, soffre”.

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