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Scuola di Levanella. Interviene Avanti Montevarchi: “Il sindaco gira attorno al problema”

“Bisogna fare chiarezza sulla vicenda della chiusura della scuola di Levanella”. A chiederlo i consiglieri Paolo Antonio Ricci e Fabio Camiciottoli di Avanti Montevarchi, che hanno accusato l’amministrazione di girare attorno al problema, pur condividendo che occorra la massima cautela ed attenzione quando si tratta di incolumità pubblica.
I due rappresentanti della minoranza hanno ripercorso le tappe della vicenda, ricordando che tutto è partito nell’ottobre del 2017, quando il comune ha affidato ad una società d’ingegneria l’incarico di fare delle indagini sulla tenuta strutturale dell’edificio scolastico. “Il 4 maggio 2018 , oltre 6 mesi dopo, senza che sia stato fatto nulla nel frattempo, un tecnico comunale – ha ricordato l’opposizione – ha effettuato un sopralluogo confermando, sostanzialmente, le indicazioni di ottobre. Il 16 dello stesso mese la Chiassai ha ordinato la chiusura della scuola, per qualche giorno, per motivi di sicurezza, mentre il giorno successivo la stessa società d’ingegneria, opportunamente sentita, ha confermato la situazione di ottobre, fornendo indicazioni su come ovviare alle criticità strutturali con semplici accorgimenti tecnici che avrebbero permesso la conclusione dell’anno scolastico. Lo stesso giorno, in Consiglio Comunale – hanno proseguito Ricci e Camiciottoli – il sindaco ha fatto una comunicazione nella quale, senza fare riferimento a quanto messo in evidenza ad ottobre, ha detto che la scuola chiuderà per qualche giorno e che la settimana successiva sarebbe stato fatto un altro sopralluogo. In realtà, d’intesa con la dirigenza scolastica, ha poi ordinato la sospensione di tutta l’attività didattica nella scuola di Levanella, firmando poi l’ordinanza definitiva il 18 maggio”.
Il gruppo Avanti Montevarchi, di fronte a tutti questi atti, si è chiesto come mai da ottobre ad oggi non è stato fatto niente e in fase di stesura del bilancio non è stato programmato nulla. “Inoltre – ha aggiunto la forza consiliare – non comprendiamo perché, una volta acquisiti referti tecnici che non evidenziavano una situazione drammatica e che davano indicazioni chiare e precise su come risolvere l’emergenza eventuale, il sindaco abbia optato per un’ordinanza di chiusura per tutto l’anno scolastico. Delle due l’una: o il problema è stato sottovalutato ad ottobre oppure, giocando sull’emotività del momento, ci troviamo di fronte ad improvvisati processi di razionalizzazione. Se è evidente e condivisibile il principio di usare la massima cautela in questi casi – hanno continuato i due rappresentanti della minoranza – è altrettanto evidente che la drastica misura adottata è tardiva e non trova riscontro negli atti tecnici prodotti. In questo momento, con spirito costruttivo e senza polemica, ci interessa sapere cosa l’amministrazione intende fare da adesso in poi, perché la scuola di Levanella non si può chiudere sine die e l’attività didattica deve potervi ricominciare regolarmente con l’inizio del prossimo anno scolastico 2018-2019” .
Per consentire ciò, questa la richiesta dei due consiglieri, è necessario accelerare la redazione di un progetto con il quale si individui la soluzione tecnica per ripristinare il normale funzionamento della scuola a partire da settembre, utilizzando eventualmente le risorse a disposizione dell’amministrazione, e sgombrando quanto prima il campo da dubbi su possibili volontà di chiusura del plesso che, purtroppo, si sono già manifestate anche nel recente passato.
“E’ il momento di aprire un confronto pubblico sulle prospettive e sui progetti per il plesso scolastico di Levanella senza pregiudizi e senza assumere posizioni ondivaghe che non aiutano a fare chiarezza per i cittadini – hanno concluso gli esponenti di Avanti Montevarchi – . Ce lo chiedono 70 famiglie, i residenti di Levanella ed i montevarchini tutti”.

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