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“Mamme per le mamme del Valdarno”. Il 5 giugno saranno consegnati alla Gruccia i diplomi di consulente per l’allattamento

Madri che aiutano altre madri nella pratica dell’allattamento. E’ stato costituito nei mesi scorsi il gruppo “Mamme per le mamme Valdarno” e il 5 giugno prossimo, alle ore 18, presso l’ospedale di Santa Maria alla Gruccia, saranno consegnati loro i diplomi di consulenti per l’allattamento. Si tratta di un progetto nato un anno fa e legato alla possibilità, per il nosocomio valdarnese, di ottenere il titolo di “Ospedale amico dei bambini” , con il relativo riconoscimento UNICEF. Per riuscirci occorre portare a termine una serie di azioni che vanno in un’unica direzione: promuovere la collaborazione tra il personale della struttura, il territorio, i gruppi di sostegno e la comunità locale per creare reti di sostegno a cui indirizzare le neo mamme nel momento in cui escono dall’ospedale.
Si è resa così necessaria la formazione di nuove figure, le “Peer Counselor”, riconosciute dalla OMS. Sono persone preparate, al pari degli operatori sanitari qualificati e dei consulenti professionali in allattamento, e hanno il compito di rafforzare la fiducia della madre nell’allattare, di migliorare i metodi di allattamento e di prevenire o risolvere eventuali problemi.
Lo scopo delle Peer è proprio quello di alleggerire ed aiutare le madri nelle loro insicurezze. Spesso le donne in gravidanza tendono a pensare e a preoccuparsi del parto perché sconosciuto e più imminente. A volte l’allattamento viene dato per scontato pensando che possa essere una pratica semplice ma soprattutto naturale. Purtroppo non sempre è così. Il ruolo di queste figure è proprio quello di essere presenti e far fronte ad ogni dubbio, difficoltà o domanda di chi sentirà il bisogno di avere qualcuno al proprio fianco che possa comprendere il loro stato d’animo: qualcuno che in quella situazione ci è già passato.
Le ostetriche del reparto di ginecologia e ostetricia della Gruccia, nelle persone di Paola Rossini, Stefania Mugnai – responsabile ostetricia professionale – e Rosalia Bonura, insieme al dottor Tafi direttore UOSD pediatria/neonatologia, si sono quindi occupati di cercare mamme che avessero vissuto l’esperienza dell’ allattamento al seno, e che avessero il desiderio di aiutare coloro che incontrano, in questo percorso, difficoltà o dubbi.
Hanno aderito al progetto, in Valdarno Aretino, 18 mamme. Sono volontarie che hanno conseguito una formazione tenuta da personale sanitario attraverso un corso di 20 ore di teoria e 6 ore di pratica. Si tratta di:
Cinzia Alamanni, Antonella Aquiloni, Manuela Batignani, Veronica Botteghi, Eva Bruschetini, Debora Buzzichelli, Sara Carfagno, Clara Carusi, Maria Stefania Ciracì, Chiara Danzi, Pamela Dolfi, Camilla Ferrario, Erika Maffei
Consuelo Magrini, Tessa Mugnai, Alice Riccobono, Valentina Stiatti e Serena Stopponi.
È possibile contattarle sia attraverso il loro gruppo su Facebook “Mamme per le Mamme Valdarno” che tramite email scrivendo a: sostegnomamma@gmail.com
Insomma, è un vero e proprio gruppo di “Auto Mutuo Aiuto” che copre tutti i principali comuni del Valdarno. Per venire incontro a tutte le esigenze, le Peer hanno già inviato ad alcuni comuni la richiesta di avere una sede dove poter incontrare le mamme ed instaurare con loro anche un rapporto visivo e non solo virtuale.
È stato realizzato anche un volantino che servirà per presentare il progetto alle donne che usciranno dal reparto di ginecologia e ostetricia dell’Ospedale del Valdarno e che sarà distribuito negli studi medici pediatrici e non solo. Il progetto è sponsorizzato e supportato dall’Associazione Tra Mamme Toscana.

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