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Rimesso a nuovo il campo di pesca di Laterina. I lavori portati avanti dal Consorzio di Bonifica

Taglio del nastro stamani per il campo pesca di Laterina, rimesso in forma dal Consorzio di Bonifica Alto Valdarno. Alberi instabili e pericolosi ed erbacce alte soffocavano il campo di gara permanente, che si sviluppa lungo la sponda sinistra dell’Arno, nel comune di Laterina Pergine, tra il ponte di Catolfi e il ponte del Romito. Un punto di riferimento per i pescatori che qui amano sfidarsi in lunghe e pazienti gare.
Lo spazio d’acqua, diviso in quattro tratti, dove possono trovare posto fino a un centinaio di pescatori, aveva quindi necessità di un importante intervento di manutenzione per tornare in piena efficienza.
Di qui il progetto, studiato e realizzato dal Consorzio di Bonifica Alto Valdarno per un restyling accurato del tratto di fiume che, oltre ad avere una importante valenza ambientale, ha anche funzioni di ritrovo e svago per la comunità locale e di attrazione per chi ama la pesca sportiva.
“Oltre ai compiti primari di sicurezza idraulica e distribuzione irrigua – ha detto il presidente del Consorzio di Bonifica Paolo Tamburini – l’ente consortile può svolgere importanti azioni per la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità, offrendo occasioni sportive, di socializzazione e svago. Abbiamo voluto inaugurare questo lavoro in occasione della Settimana della Bonifica, – ha proseguito – perché si sposa particolarmente bene con il tema delle politiche dell’acqua motore di vita e investimento per l’economia, che anima l’iniziativa promossa ogni anno da ANBI su tutto il territorio nazionale. La cura dell’acqua, al campo pesca, significa sicurezza ma anche di difesa dell’habitat naturale e rilancio del territorio: la pesca sportiva infatti è sinonimo di turismo (anzi eco turismo) e quindi un ottimo volano per l’economia locale”.
Ha parlato di lavoro eccellente Eugenio Contemori, delegato regionale Enal Caccia Pesca Tiro. “E’ stato messo a disposizione degli appassionati di pesca – ha detto – un campo efficiente e alle famiglie che spesso li accompagnano un ambiente naturale di pregio, bello e curato. Adesso lavoriamo per ospitare le competizioni nazionali”.
Marco Francalanci di Legambiente ha invece sottolineato come si sia necessario un coordinamento permanente per conservare la biodiversità e farla diventare motore dell’economia locale.
Entusiasta anche Vittorio Magi, responsabile del campo gara, che ha fatto un excursus, ricordando come la struttura sia nata negli anni 80 dalle associazioni Arci Pesca, Enal Pesca e Fipsas, grazie al lavoro dei volontari. “Con le nostre mani abbiamo sfoltito piano piano la foresta che costeggiava l’Arno. Poi – ha aggiunto – con il contributo della Provincia di Arezzo, negli anni 2000, il salto di qualità e la creazione di un campo gara vero e proprio. Con il passaggio delle competenze, abbiamo perso un punto di appoggio. Per noi è difficile riuscire a mantenere l’area pulita. Il Consorzio ci ha dato una mano importante per lo sfalcio dell’erba. Adesso chiediamo un aiuto perché il campo gara possa crescere per ospitare le competizioni nazionali”.
Il taglio del nastro, siglato con il lancio del primo amo in acqua, dopo la rimessa a punto del campo gara, è diventato anche una occasione di conoscenza dell’ambiente e di festa.
I cittadini che sono intervenuti hanno potuto scoprire notizie importanti sulla flora e sulla fauna che popola il fiume in questo tratto fornite dal dottor Carlo Francalanci, esponente di Legambiente Arezzo. La giornata di festa si è conclusa con una gustosa merenda contadina, preparata dalle aziende agricole del territorio.

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