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Under 13 Maschile. Il Basket Don Bosco Figline vince le Final Four e diventa campione toscano

Una stagione da incorniciare, segnata da un percorso netto con 24 incontri vinti su 24 giocati durante la stagione regolare, senza dimenticare la vittoria nel prestigioso Torneo Ciao Rudy di Pesaro, ha permesso al Basket Don Bosco Figline e ai ragazzi guidati da Coach Nicola Filippeschi e dal suo assistente Lorenzo Spolverini, l’accesso alle Final Four per il Titolo toscano disputate al mitico Pala Macchia di Livorno, e che rappresentano il massimo traguardo di categoria. Ma il meglio doveva ancora arrivare. Infatti i giovani cestisti valdarnesi hanno vinto la finale contro l’Olimpia Legnaia Firenze, diventando campioni regionali per l’under 13 maschile.

Tabellino Semifinali

Basket Don Bosco Figline – Invictus Basket Livorno 64 – 45 (13-13, 23-16, 17-11, 11-5)

Basket Don Bosco Figline: Failli 4, Filippeschi 6, Scuderi 2, Fabrizi 9, Nencini 4, Giannini, Camiciottoli 8, Bondi 7, Iyamu, Morales Lopez 19, Alberti, Rimauro 5 – Coach Nicola Filippeschi, Vice Coach Andrea Fabrizi

Dopo un primo periodo dove le forze delle due squadre sono state equivalenti, i Leoni riescono a prevalere sull’Invictus grazie ad una grande difesa e un dominio pressoché assoluto sotto canestro, in attacco il contropiede velocissimo che contraddistingue i Leoni ha fatto il resto, sono in finale.

Tabellino Finali

Basket Don Bosco Figline – Olimpia Legnaia Basket Firenze 57 – 47 (15-11, 10-16, 14-9, 18-11)

Basket Don Bosco Figline: Failli 3, Filippeschi 7, Scuderi, Fabrizi 10, Nencini 8, Giannini, Camiciottoli 3, Bondi 7, Iyamu, Aveotti, Morales Lopez 19, Rimauro – Coach Nicola Filippeschi, Vice Coach Andrea Fabrizi

L’inizio del match è molto nervoso da parte dei Leoni, il loro aumentato impegno in difesa li espone a un carico di falli più oneroso specie nel secondo periodo, il che fa chiudere il primo tempo sotto di 2 punti (25 – 27). Il rientro in campo li vede concentrati e assolutamente determinati a vendere cara la pelle, seguendo le indicazioni dei Coach riescono a imporre il loro ritmo all’incontro, sia in difesa che in attacco, lasciando pochissime occasioni agli avversari e raggiungendo la meritatissima vittoria.
Un successo frutto di un percorso di crescita sportiva ed umana di cui i ragazzi sono stati attivi protagonisti con il loro impegno quotidiano, la voglia di imparare e migliorarsi in ogni allenamento.
“Un modello di continuità e di “squadra” nel vero senso della parola – hanno detto al Don Bosco – che attinge a esperienze e metodi di epoche ben diverse da quella dello sport attuale, nel quale spesso prevale una programmazione a breve periodo, e una girandola di allenatori e ragazzi che non fa bene nè alle squadre nè a tutto il movimento. In fondo – ha aggiunto la società – si tratta semplicemente dei principi positivi dai quali lo sport non dovrebbe mai prescindere, dove il bene della squadra viene prima di quello dei giocatori, dove tutti sono importanti ma nessuno è indispensabile, dove “giocare uniti” non è solo un motto o una frase fatta, ma è l’ingrediente decisivo per una esperienza va anche oltre al campo e che tutti si porteranno dietro con orgoglio”.

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