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Firenze, la capitale della pelletteria di lusso riscopre i suoi artisti

La capitale della bellezza rinascimentale è anche il regno della moda di lusso. Nota in tutto il mondo per la creazione di accessori in pelle e abiti preziosi, Firenze ha infatti dato i natali a stilisti celebri del calibro di Gucci, Emilio Pucci e Roberto Cavalli. Ripercorriamo insieme la loro storia per scoprire una nuova generazione di talenti, pronta a raccoglierne l’eredità.


Gucci: il lusso della Toscana celebre in tutto il mondo

Il fondatore di uno dei brand più famosi al mondo, Guccio Gucci, era un “semplice” emigrante, che visse la prima parte della sua vita tra la Francia e l’Inghilterra, lavorando in alcuni hotel di lusso, a stretto contatto con clienti dell’alta borghesia che diventano per lui una fonte d’ispirazione. Tornato a Firenze nel 1921, il capostipite della futura famiglia di creatori di moda decise di aprire dei negozi di pelletteria, creando il marchio distintivo d’ispirazione equestre, da cui il brand non si separerà più. Prima della Seconda Guerra Mondiale aprì nuovi negozi a Milano e a Roma. In un periodo di restrizione generale, mise da parte la pelle ed iniziò a lavorare con materiali “poveri”, tra cui la juta, il lino, la canapa e il bambù. Nel dopoguerra la fama di Gucci si diffuse in tutta Europa e negli Stati Uniti. Le star di Hollywood, tra cui Grace Kelly e Audrey Hepburn, le celebrità come Maria Callas e Jackie Kennedy lo acclamarono. Il successo e la popolarità internazionale portarono il brand in Asia negli anni sessanta, quindi in tutti i Paesi in cui ancora non era ancora conosciuto. Oggi la casa di moda, quotata in borsa e proprietaria di marchi quali YSL, Bottega Veneta, Alexander McQueen e Stella McCartney, fa parte del gruppo francese Kering e fattura circa 4,3 miliardi di euro.


Emilio Pucci: un creativo a tutto tondo

La vita dello stilista Emilio Pucci ha i contorni di un romanzo. Marchese proveniente da una nobile famiglia fiorentina, nato a Napoli alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, il creatore del marchio Pucci è stato infatti aviatore, politico e stilista. Disegnò i suoi primi abiti alla fine degli anni trenta per la squadra di sci dell’università americana in cui aveva studiato, per poi imbarcarsi su una nave, deciso a fare il giro del mondo, e per arruolarsi infine nell’esercito italiano. Dopo la guerra, Pucci trovò la sua strada nel settore della moda. Dalla prima sfilata italiana, nel 1951, fino ai giorni nostri, oggi il marchio Pucci raggiunge e supera un fatturato annuo di 30 milioni di euro, ed entra a far parte del gruppo francese LVMH, un colosso del settore di cui è proprietario Bernard Arnault. Meno avventurosa, ma altrettanto brillante è la storia dell’imprenditore francese, figlio di un industriale, che ha costruito la sua fortuna nel lusso. Come mostra l’infografica realizzata da Betway Casinò per illustrare la classifica degli uomini più ricchi del pianeta stilata da Forbes, Arnault ha lavorato sodo per 21 anni, dai 27 ai 48 anni d’età, per passare dallo status di milionario a quello di miliardario, fino a disporre di un patrimonio di 72 miliardi di dollari che lo piazza al quarto posto della lista, subito dietro a giganti come Jeff Bezos, Bill Gates e Warren Buffett.

Roberto Cavalli: un artista della moda

Nipote di un pittore del movimento macchiaiolo, a sua volta studente all’istituto d’arte di Firenze, Roberto Cavalli ha portato colori vivi e il suo gusto eccentrico nel patinato mondo della moda. Negli anni Settanta brevettò un metodo di stampa su pelle, grazie al quale alcuni tra gli stilisti più noti hanno iniziato ad interessarsi alle sue creazioni. Dopo una pausa di circa quindici anni, dall’inizio degli anni ottanta alla metà degli anni novanta, durante la quale si dedicò alla famiglia e all’allevamento di cavalli da corsa, lo stilista toscano tornò a far parlare di sé. Rapidamente i suoi capi d’abbigliamento vennero distribuiti in tutto il mondo, e alla linea di prêt-à-porter si aggiunsero altri prodotti, tra cui profumi, orologi, occhiali da sole, costumi da bagno, accessori e intimo. Nel 2007 l’eccentrica collezione capsule creata da Cavalli per H&M andò a ruba; questo fu un segno ulteriore della popolarità dello stilista e dell’appeal esercitato non solo su una fascia tandard di moda, ma anche sui più giovani. Ancora attivo, lo stilista fiorentino non smette di stupirci con la sua creatività.

Le nuove leve della moda toscana

Salvatore Ferragamo, Carla Boni, Patrizia Pepe, Enrico Coveri, Ermanno Scervino… Volendoli elencare ci si rende conto che gli stilisti toscani sono in effetti più numerosi di quanto si pensi, e che la loro storia non ha nulla da invidiare ai più celebri creatori delle maison romane e milanesi. La moda fa a tal punto parte della cultura e della tradizione del territorio che i successori degli stilisti toscani, pronti a raccogliere la loro eredità artistica, sono numerosissimi. Tra gli artisti possiamo citare ad esempio Roberto Mantellassi, un marchio che realizza a mano borse di pelle, cinture e bracciali dal design pulito, o Manimag, un brand creato da due giovani fiorentini, che realizza a mano calzature in pelle con tecniche tradizionali e stile contemporaneo. Cambiando settore e passando ai gioielli, infine, Nerdi Orafi da un’idea della raffinatezza di quest’arte, fiorita a Firenze già ai tempi dei Medici.

Quando si parla di Firenze la si definisce istintivamente come la città d’arte per eccellenza, ricca di monumenti, chiese, palazzi nobiliari che richiamano ad un’epoca sfarzosa. Dall’arte alla moda il passo è breve: lo dimostrano le decorazioni, i materiali e lo stile di abiti e accessori creati dai maestri fiorentini nell’ultimo secolo.

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