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Vicenda Sei Toscana. Interviene il socio Sta Spa. “Disponibili ad accogliere nuovi soci di parte pubblica”

Sta Spa, il principale partner industriale di SEI Toscana, è intervenuto sulle ultime vicende, alla luce anche delle recenti dichiarazioni del Sindaco di Arezzo Ghinelli. I vertici della società hanno accolto con interesse e favore la proposta di superare questa particolare e delicata fase della governance di Sei Toscana, dotando la società di un nuovo assetto societario e di un rinnovato progetto industriale, anche con l’eventuale ingresso di nuovi soci che facciano riferimento alle proprietà pubbliche degli enti locali.
“In particolare – ha detto Sta -, riteniamo comprensibile la proposta di Ghinelli affinché sia Estra S.p.A. a giocare un nuovo ruolo di soggetto aggregatore di interessi pubblici, capace di partecipare ai processi di rilancio della società. Da anni noi svolgiamo un’attività di collaborazione con le imprese del territorio e riteniamo certamente condivisibile che i soci pubblici, eventualmente anche attraverso Estra, possano esprimere la maggioranza della società come, del resto, era in origine in Sei Toscana”.
Sta ha quindi riconfermato la propria disponibilità, nell’ambito dell’attuale aumento di capitale sociale, a rinunciare ad una parte delle proprie quote azionarie per consentire ai soci di parte pubblica di riacquisire la maggioranza nella società.
“Dichiariamo inoltre, e fin d’ora, anche la nostra disponibilità ad un confronto con tutti i soci di Sei Toscana per definire le auspicate nuove regole di governo della società e per condividere il nuovo piano industriale nell’interesse superiore della società e di tutti gli azionisti – ha aggiunto Sta -. La prossima sfida, necessaria per dotare Sei dei mezzi finanziari per sostenere gli investimenti previsti in servizi e impianti per la gestione della concessione, è senz’altro quella dell’ulteriore aumento di capitale da 18 milioni già deliberato dagli organi e previsto fra pochi mesi a supporto del nuovo piano industriale. Questa – ha concluso la società – è una sfida ineludibile e l’occasione vera anche per rideterminare ruoli e rappresentanze all’interno di Sei, ridando maggioranza alla componente pubblica e con essa i necessari poteri di indirizzo e controllo”.

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