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Il Valdarno scende in campo per i lavoratori Bekaert. Domani sera manifestazione a Figline. Appello della sindaca Mugnai

Sarà una grande manifestazione. Una manifestazione a sostegno dei lavoratori di una storica azienda del Valdarno, prima Pirelli e adesso Bekaert, che è stata la seconda casa per centinaia di valdarnesi. Adesso, quella fabbrica rischia seriamente di chiudere e domani sera, a Figline, il Valdarno scenderà in campo compatto. Sindaci, politici di ogni colore, rappresentanti dei consigli comunali della vallata, parlamentari. Sfileranno tutti da via Petrarca, sede della Bekaert, in piazza Marsilio Ficino, dove si terrà, alle 21,30, un’iniziativa pubblica. Iniziativa le cui modalità hanno suscitato una polemica tra i consiglieri di opposizione e la maggioranza. Ma a parte qualche schermaglia, siamo certi che tutti, indistintamente, hanno un obiettivo comune: evitare che 318 famiglie, e non solo loro, perchè bisogna considerare l’indotto, a settembre si ritrovino senza un lavoro. Per questo domani sera non ci sarà spazio per le polemiche, ma solo per la condivisione di un obiettivo. E’ stato invitato anche il Governo a questa grande manifestazione popolare, che ci auguriamo non si concluda solo con un grande abbraccio ai lavoratori Bekaert, ma anche con atti concreti per scongiurare quello che sarebbe un vero e proprio disastro sociale ed economico.
E in queste ore è partito anche un appello della sindaca, Giulia Mugnai. “Domani – ha detto – dobbiamo esserci tutti. Per far sentire la nostra comunità vicina ai lavoratori della Bekaert e per ascoltare direttamente da loro quello che stanno vivendo. In piazza, a parte il mio saluto iniziale a nome di tutti i sindaci, interverranno principalmente i lavoratori e le loro rappresentanze sindacali, perché solo le loro istanze hanno bisogno di un palco, nessun altro. Interverranno poi il presidente della Regione Rossi e il Ministro Di Maio o comunque un rappresentante del Governo, che abbiamo invitato e da cui aspettiamo un riscontro, perché oltre alle parole poi c’è bisogno che le istituzioni, tutte insieme, siano in prima linea per cercare soluzioni. Quella di domani – ha proseguito la sindaca – non è una passerella politica, ma il segno di una comunità intera che porta la sua solidarietà a chi sta vivendo un momento terribile e che chiede con una voce sola che si ritiri la procedura di licenziamento collettivo per garantire certezze ai 318 uomini e donne della Bekaert e al sito produttivo.
Una sola voce e una sola richiesta: futuro. Riusciamo a non fare polemica per una volta? Almeno per una volta. Almeno su questo”.

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