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Figline. Domani nell’arena del Garibaldi spettacolo sui temi dell’integrazione sociale e della multiculturalità.

Si intitola “Non siamo Baobab” la rappresentazione teatrale che si inserisce all’interno del progetto DiscriMigrazioni, in programma domani sera nell’arena del Teatro Garibaldi a Figline. L’evento è promosso dall’associazione culturale Arca Azzurra e realizzato con il contributo della Città Metropolitana di Firenze e in partnership con il Comune di Figline e Incisa Valdarno.
L’obiettivo del progetto è quello di promuovere il dialogo interculturale nel territorio toscano, utilizzando il teatro come mezzo di sensibilizzazione e cambiamento sociale contro i pregiudizi e le discriminazioni. È per questo motivo che nella fase di realizzazione del progetto – sfociato poi nella messa in scena di questo spettacolo – sono stati coinvolti anche 10 giovani immigrati di seconda generazione.
La rappresentazione teatrale, l’ideazione e la regia sono di Patrick Duquesne, mentre il titolo – tratto da un commento della scrittrice senegalese Fatou Diome – vuole invitare il pubblico a riflettere sul fatto che la migrazione è un fenomeno insito nella natura umana, da sempre incline a spostarsi e a mescolarsi.
La storia “Non siamo Babobab” ruota infatti attorno alla vita di una famiglia multiculturale che si trova a fronteggiare una contraddizione: accogliere degli immigrati costretti alla clandestinità oppure evitare guai con la giustizia, ma avere rimorsi di coscienza.
A portare in scena questa vicenda saranno nove attori e attrici di origine diversa (Somala, Belga, Guineana, Camerunese, Italiana, Ivoriana, Egizia, Colombiana, Gambiana) pronti a raccontare i drammi dei migranti, non solo intesi come clandestini, ma anche come rifugiati politici, immigrati di prima e seconda generazione, espatriati europei, viaggiatori. L’ingresso è libero.

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