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Bekaert, nota della Fiom nazionale: “no alla chiusura dello stabilimento e trovare soluzioni alternative””

C’è attesa per il nuovo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico fissato per lunedì 30 luglio alle ore 15 ed incentrato sulla situazione della Bekaert. Una vertenza che sta assumendo un forte rilievo sul territorio italiano tanto da far intervenire la Fiom Cgil nazionale. “Si tratta della prima grande vertenza- si legge nella nota- che ci vede confrontare con il governo Lega-M5s. La Fiom, in sede ministeriale, ha dichiarato la sua indisponibilità a trattare le modalità tecniche di chiusura dello stabilimento e la monetizzazione dei licenziamenti, perché ritiene che ci siano le condizioni per salvare il sito e proseguire con il lavoro.”
“Un tipo di produzione di rilevanza internazionale- prosegue la Fiom- che viene effettuata in Italia in due stabilimenti, a Figline Valdarno e Assemini in Sardegna. Non contrastare la decisione della Bekaert, che dice di voler chiudere a causa della dinamica decrescente del prezzo di vendita, significa esporre l’Italia al pericolo di ulteriori comportamenti scorretti.
In questa fase- prosegue la Fiom- nel rapporto con il ministero dello Sviluppo economico, ci siamo sempre dichiarati disponibili al confronto e abbiamo chiesto, qualora la decisione della Bekaert fosse irreversibile, di utilizzare la cassa integrazione per guadagnare tempo e per costruire, senza affanno, una soluzione alternativa alla chiusura della fabbrica. In questi mesi si è fatto un gran parlare di proposte di legge finalizzate a scoraggiare le scorribande di gruppi che aggrediscono il sistema produttivo del nostro paese e delocalizzano altrove: impostazione teorica da noi condivisa, per cui pensiamo si debba passare dalle parole ai fatti Bisogna dire no alla Bekaert, e farlo insieme, governo e parti sociali.La Fiom- termina la nota- affronterà i prossimi appuntamenti con il fine di salvare un altro pezzo di industria italiana. Non abbandoniamo il tavolo della discussione, ma ci staremo con la nostra testa e con la nostra autonomia.”

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