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Il dramma di Astori e l’amore di Firenze in un libro di Mario Lancisi presentato sabato a Cavriglia

Il ritratto di un uomo e di un calciatore scomparso troppo presto e di una città, Firenze, che ha vissuto un vero e proprio dramma, rispondendo però come solo lei sa fare. Sabato scorso, a Cavriglia, in occasione delle festività del Perdono, è stato presentato il libro di Mario Lancisi dedicato al capitano della Fiorentina Davide Astori. Dalla sua morte improvvisa in un hotel di Udine alla risposta, straordinaria, di Firenze, che si è stretta attorno ai familiari del ragazzo e alla Fiorentina con un abbraccio collettivo.
Lancisi, che ha scritto il volume insieme al giornalista Marcello Mancini, ha ripercorso quei momenti. Dal giorno del decesso alle migliaia di fiorentini, oltre 15.000, che hanno salutato per l’ultima volta il capitano nella camera ardente allestita a Coverciano. Fino ad arrivare alla giornata in piazza Santa Croce, con gli applausi ai giocatori della Juventus giunti per i funerali e la presenza di tutte le delegazioni delle squadre di serie A. Non è mancato poi un accenno ai migliaia di messaggi, alle centinaia sciarpe e alle innumerevoli foto posizionate di fronte alla tribuna centrale del Franchi. Insomma, il libro di Lancisi e di Mancini ha rivissuto quei momenti, raccontando le emozioni che ha saputo regalare, anche in questa occasione, Firenze. L’iniziativa è stata organizzata dall’amministrazione comunale di Cavriglia in concomitanza con l’avvio dell’attività della nuova biblioteca inaugurata il mese scorso. Al termine della presentazione alcuni rappresentanti del Viola Club “Purple” di Cavriglia hanno regalato a Lancisi una sciarpa del Club, intrattenendosi qualche minuto con il giornalista, autore, in passato, di altri libri, come quello su Don Milani.

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