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Bekaert, I commenti di Fim Cisl e di Fiom Cgil dopo l’incontro di questa mattina in Regione

Sospesi i licenziamenti di un mese, ora si apra un negoziato serio: questa la dichiarazione di Ferdinando Uliano, segretario nazionale FIm Cisl, dopo l’incontro di questa mattina in regione sulla Bekaert. ”Siamo riusciti ad evitare che il 4 settembre partissero le lettere di licenziamento per i 318 dipendenti- afferma Uliano. Non era scontato, l’azienda aveva rifiutato anche davanti al Ministro di Maio la richiesta di sospensione. Ora in sede regionale, grazie alle iniziative dei lavoratori e alla nostra pressione, Bekaert ha accolto la richiesta di allungare la fase di confronto con le organizzazioni sindacali fino al 3 ottobre 2018, evitando così che il 4 di settembre ci fossero 318 licenziamenti.I problemi rimangono e la vertenza è difficile e molto complicata per il rilevante impatto occupazionale anche perché l’azienda non ha modificato la propria posizione ed è determinata a mantenere la propria impostazione. Per noi era indispensabile togliere di mezzo i licenziamenti in agosto ed avere più tempo per esplorare tutte le possibilità utili per trovare soluzioni positive per i 318 lavoratori di Bekaert.L’azienda – termina il segretario Fim Cisl -deve aprire con il sindacato un confronto vero ed assumersi tutte le responsabilità sociali verso i lavoratori e verso il territorio.”
Ed è arrivato anche il commento della Fiom Cgil: “I licenziamenti sono dunque sospesi fino al 3 ottobre e lo slittamento di un mese, utile ma non sufficiente, è la prova che la determinazione della Fiom e dei lavoratori paga e che la procedura può essere modificata o anche ritirata”:questo invece è quanto afferma Daniele Calosi, segretario Fiom Firenze. “Il nostro obiettivo, come sosteniamo coerentemente dal 22 giugno, resta la reindustrializzazione del sito produttivo e la salvaguardia dell’occupazione. La Fiom chiederà un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico prima del 3 settembre ed esorta sin da ora il Governo ad utilizzare il tempo guadagnato per giocare un ruolo vero in questa trattativa. Se il Ministro Di Maio è davvero contro le delocalizzazioni metta da parte gli slogan- termina Calosi-si presenti al tavolo e ce lo dimostri coi fatti. La Fiom siederà al tavolo per contrattare il lavoro, non le buone uscite.”

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