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E’ morto oggi pomeriggio Narciso Terziani. Ex patron di Arezzo e Montevarchi, con gli aquilotti arrivò in C1

Il suo periodo più bello, a Montevarchi, quello alla fine degli anni ottanta, quando da numero uno della società valdarnese conquistò la C1 nel memorabile spareggio di Empoli con la Massese. La storia di Narciso Terziani, morto oggi ad Arezzo all’età di 79 anni, è legata non solo all’Arezzo, il suo grande amore, ma anche alla gloriosa Aquila, che Terziani acquistò nel 1985. La prima stagione, in C2, nonostante una campagna acquisti molto importante, si concluse con una retrocessione nello spareggio di Terni con il Civitavecchia. Ma il fallimento del Palermo dette vita, quell’estate, ad una serie di ripescaggi che interessarono anche il Montevarchi. I rossoblù, così, si ritrovarono di nuovo nel calcio professionistico.
L’anno successivo Terziani ingaggiò come direttore generale Giuliano Sili. Il Montevarchi, allenato prima da Franco Melani e poi da Costanzo Balleri, il “vecchio” Lupo, si piazzò al 12° posto. Ma fu l’anno successivo, quello che regalò al “Commendatore” la sua gioia più bella in Valdarno. Era il Montevarchi di Mauro Benvenuto in panchina e dei vari Biagianti, Cacciatori, Calori, Dati, De Poli, Malisan, Marchisio, Domenico Neri, Stilo e tanti altri. La squadra, al termine di una stagione esaltante, arrivò a conquistarsi la C1 nello spareggio di Empoli con la Massese. L’Aquila vinse ai calci di rigore, regalando ai quasi 2.500 tifosi al seguito una giornata memorabile.
E’ stato quello il momento più alto della gestione Terziani, che molti tifosi del Montevarchi non possono non ricordare con grande affetto. L’imprenditore orafo è morto all’ospedale San Donato dove era ricoverato da 10 giorni.

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