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Ospedale del Valdarno: “Oncologia depotenziata. La Conferenza dei Sindaci intervenga”, allarme del sindaco di Montevarchi

Il sindaco Chiassai Martini lancia l’allarme sull’Oncologia dell’Ospedale del Valdarno paventando un depotenziamento del servizio e chiede alla Conferenza dei Sindaci di intervenire.
A preoccupare la prima cittadina di Montevarchi lo spostamento delle visite su Arezzo e il prolungamento dei follow-up “che – afferma – ha ridotto allo stremo delle forze l’attività dei medici e degli infermieri. Mi stanno giungendo continue segnalazioni da parte di cittadini e di operatori sanitari del nostro ospedale per questa situazione difficile. Un forte disagio sopportato dai pazienti e dalle loro famiglie, in una condizione già delicata, che è ingiustificabile, pensando anche agli sforzi fatti negli anni dalla popolazione e dalle associazioni di volontariato per trasformare l’Oncologia in uno dei fiori all’occhiello della sanità nel territorio”.
“Non capisco come la Asl continui a riempirsi pubblicamente la bocca con grandi elogi sulle eccellenze ospedaliere valdarnesi – prosegue – e poi si finisca sempre per non garantire funzionalità ai servizi presenti addossando responsabilità e carico di lavoro sul personale medico. E’ anche per questo motivo che malgrado l’indifferenza della Regione Toscana, del silenzio assordante dell’assessore Saccardi e delle rappresentanze politiche di maggioranza sulle promesse e gli impegni mancati in Consiglio regionale, continuo a battermi su tutti i fronti per un ospedale del Valdarno che sia di primo livello. Un riconoscimento che non è una semplice etichetta, ma una risposta concreta e non a parole, per mettere in sicurezza i servizi ospedalieri potendo contare su risorse certe e su una adeguata dotazione di personale nei reparti”.
Secondo Chiassai Martini occorre dare soluzione alle criticità senza ulteriori indugi e chiama a intervenire la Conferenza dei Sindaci, “smettendo di sostenere soltanto le strategie aziendali in quanto chiamata, come rappresentanza istituzionale dei cittadini, a difendere principalmente i servizi e la qualità delle prestazioni nel territorio. Solo un ospedale che non venga depotenziato a vantaggio di altri presidi – conclude – può garantire efficacemente la tutela sanitaria del cittadino valdarnese”.

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