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Ripartono i progetti di educazione alla salute negli istituti valdarnesi

L’educazione alla salute passa dalla scuola e in questo mese hanno ripreso il via le iniziative della Asl Toscana sud est negli istituti valdarnesi.
Previsti progetti di valenza regionale come “Stretching che favola”, ma sono numerosi anche quelli condivisi con l’Ufficio Scolastico Provinciale, sotto la supervisione di Patrizia Baldaccini, e pensati sulla base dei bisogni socio sanitari ed educativi della popolazione giovanile.
“L’attività nella Zona Distretto Valdarno – spiega Patrizia Castellucci, direttore di Zona – è avviata da anni. Alcuni progetti sono molto diffusi per l’apprezzamento di insegnanti e alunni. Altri invece sono nuove proposte scaturite dall’evidente interesse per il tema percepito nella cittadinanza locale. Ad esempio il progetto “Alimentazione e salute”, realizzato durante l’anno scolastico 2017-2018 in collaborazione con il Calcit di vallata, oppure “Stretching che favola” per i bimbi delle scuole materne, o “Allenare all’intelligenza emotiva e socio affettiva a scuola”, o “Parole prime”, rivolto ai docenti della primaria per il potenziamento delle capacità linguistiche in bambini a rischio per i disturbi del linguaggio. Vorrei ringraziare Lorella Nocentini, il nostro riferimento per la sezione Educazione alla Salute”.
“La Promozione ed Etica della salute – commenta Claudio Pagliara, responsabile aziendale del Servizio – con i suoi campi di azione che spaziano dal codice rosa alla cooperazione internazionale, dalla salute dei migranti all’empowerment per le cronicità, ha nelle corde la tutela del benessere, in una visione etica di accessibilità e di equità, attraverso un approccio trasversale tra le diverse aree e i settori della sanità e dell’integrazione tra i diversi ambiti di programmazione”.
“L’obiettivo – afferma Simona Dei, direttore sanitario – è permettere a tutti di divenire sempre più protagonisti delle proprie scelte di vita, con la sicurezza che, dove queste non siano sufficienti a garantire i bisogni di salute, esiste un sistema che li protegge e li guida nei percorsi appropriati. Possiamo inoltre consolidare le competenze dei docenti nell’aiutare gli studenti a valorizzare le proprie capacità, affrontare le sfide, diventare resilienti di fronte alle tappe di crescita che la vita metterà loro di fronte”.

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