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Infrastrutture in Toscana. Rossi: “Pronti alla mobilitazione”

“La Toscana rischia di essere vittima di una maledizione infrastrutturale. Ora dal Governo ci servono risposte, siamo pronti alla mobilitazione. Le infrastrutture non sono né di destra, né di sinistra”. Il governatore toscano Enrico Rossi ha definito così la situazione di stallo in cui si trovano i principali progetti infrastrutturali, pronti per essere realizzati ma bloccati in attesa delle risorse statali o “minacciati” di essere sottoposti ad ulteriori project review.
Tra le principali questioni aperte, indicate in tre lettere inviate lo scorso 17 ottobre al ministro Toninelli e ai vertici di Autostrade, FS, Rete Ferroviaria Italiana, Trenitalia, Anas e Sat, figurano il sottoattraversamento di Firenze, necessario per garantire il servizio dell’alta velocità ed evitare interferenze con i treni regionali alla stazione di Santa Maria Novella, e le terze corsie autostradali compresa quella del Valdarno per la quale sono già approvati i progetti.
“I patti sottoscritti dal Governo con la Regione Toscana devono essere rispettati – ha detto Rossi – esiste una continuità amministrativa che non può essere ignorata perché la Toscana negli ultimi 10 anni ha fatto scelte e importanti, investendo 1,7 miliardi di euro, e adesso siamo sul punto di una svolta, che però vediamo ostacolata”.
Rossi ha sottolineato che le opere previste nei prossimi 5 anni arriverebbero circa 4 miliardi di investimenti, creando 13.000/14.000 posti di lavoro diretti.
L’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli ha ricordato come “le infrastrutture non hanno colore o partito, ma servono a tutti per la mobilità delle persone e delle merci. Occorre sbloccare questa condizione di incertezza che sta calando sulla Toscana e sul Paese. Occorre un impegno corale e per questo facciamo appello a tutti i parlamentari eletti perché si rimuova questo torpore e al contrario si acceleri la realizzazione di quanto programmato”.

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