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Comitato Acqua Bene Comune: “sul futuro del servizio idrico si discuta all’interno dei consigli comunali “

Servizio idrico: nel 2021 scadrà la concessione al gestore Publiacqua, concessione approvata a suo tempo nei rispettivi Consigli Comunali dei Comuni del Valdarno. Su questo è intervenuto il Comitato Acqua Bene Comune che in una conferenza stampa nei giorni scorsi ha voluto evidenziare alcuni aspetti. “La nostra preoccupazione- affermano Rossella Michelotti, Antonio Ortolani, Simone Lombardi e Catia Naldini- è che si voglia prorogare per altri 3 anni questa pessima gestione come alcuni Comuni, con Firenze in testa, hanno già annunciato.Richiediamo prima di tutto che si rispetti la volontà popolare espressa nel Referendum del 2011 che afferma l’acqua e il servizio idrico integrato un bene comune che non deve essere fonte di profitto quindi gestita dalle comunità con aziende speciali di diritto pubblico e non Spa che hanno l’unico obbiettivo di fare profitti e dividersi sostanziosi utili.”
Il Comitato parla di “pessima gestione da parte di Publiacqua che oltre a creare disservizi ai cittadini ha tariffe tra le più alte in Italia e fornisce servizi di scadente qualità. Ad affermarlo non sono solo i comitati, ma addirittura anche l’Autorità nazionale preposta che controlla la qualità tecnica e contrattuale del servizio svolto.Nelle tabelle di valutazione, che vanno da A (la migliore) ad E (la peggiore), Publiacqua riceve per la qualità tecnica valutazione D per l’acqua depurata, per le perdite e per l’acqua erogata, valutazione E per il servizio scarichi e fognatura. Anche per gli indicatori della qualità contrattuale quali : tempo risposta reclami, puntualità appuntamenti, tempi allaccio, tempi esecuzione lavori, comunicazione, pronto intervento etc risulta per la maggior parte degli indicatori nelle classi D ed E. Tanto che per il biennio 2015/2016 in merito alla correttezza dei dati trasmessi e gli standard organizzativi raggiunti sono state applicate delle penali per un milione e 600 mila euro .E non possiamo non accennare al fatto che in tutti questi anni, Publiacqua si è pure distinta per l’incapacità di realizzare la mole degli investimenti prevista- prosegue il Comitato -come evidenziato anche nell’ultima Relazione del Direttore Generale.”
In ultimo, dal Comitato parte la richiesta che ogni decisione sul futuro del servizio idrico integrato per il Valdarno venga discussa nei consigli comunali con sedute aperte al pubblico, come richiesto tramite mozioni presentate da consiglieri sensibili a questo problema. Mozioni che sono state approvate nella maggioranza dei comuni del Valdarno.

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