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Pergine: manifesti e volantini con offese sessiste contro il sindaco Simona Neri

Offese sessiste contro il sindaco di Laterina Pergine Valdarno Simona Neri. Da qualche tempo ignoti tappezzano i cassonetti dei rifiuti e i lampioni di Pergine di locandine e volantini che vorrebbero imitare lo stile del “Vernacoliere”, il periodico livornese noto per la sua irriverenza verso il potere, ma in realtà contengono frasi volgari.
Si critica l’amministratrice su una questione specifica, finendo per infiocchettare la “civetta” con le offese più trite possibili nei confronti di una donna.
Non una novità visto che già all’indomani del referendum sull’unione, passato per una manciata di voti, il nome della prima cittadina comparve su macabri manifestini funebri e addirittura la sua auto venne rigata in segno di spregio.
Numerosi gli attestati di solidarietà e sostegno alla sindaca di cittadini e esponenti del mondo politico toscano e valdarnese che hanno scritto una lettera aperta per attestare affetto e stima.
Tra i firmatari le vicepresidenti di Giunta e Consiglio regionale Monica Barni e Lucia De Robertis, Rosanna Pugnalini, presidente della Commissione Regionale per le Pari Opportunità, la consigliera regionale Valentina Vadi, Elena Sinimberghi, assessore alla educazione, formazione, cultura del Comune di Monsummano Terme Donella Mattesini responsabile “Towanda” provincia di Arezzo, il sindaco di Terranuova Sergio Chienni e il presidente del Corecom Enzo Brogi.
“Cara Simona, abbiamo letto quello che da qualche tempo viene, anonimamente, diffuso tra i cittadini del tuo Comune. Volantini e manifesti che, fintamente vestiti da satira, contengono volgarità sessiste ed offensive, prevalentemente a te rivolte.
La critica, anche nelle forme della satira, è un diritto inviolabile, ma non tutto “fa ridere”. Mille le possibilità o i fronti sui quali attaccare, fare satira, ma in questo caso quelle espressioni offendono te come donna, la tua dignità, e dileggiano l’Istituzione che tu rappresenti. E’ un messaggio vergognoso quello veicolato da quei manifesti, che ci lascia profondamente sconfortati.
Credici, cara Simona, a noi e a molti altri quei manifesti fanno veramente schifo. Il sessismo è una forma di discriminazione e, come tale, va combattuto. Utilizzare certi ‘argomenti’ o approcci non è accettabile, è spazzatura.
Per questo ti esprimiamo affetto, stima e solidarietà”.

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