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Proroga a Publiacqua, Comitato H2O: “Condizioni vessative. Era già tutto scritto”

Prorogata dal 2021 al 2024 la concessione del servizio idrico integrato a Publiacqua. Lo ha deciso ieri a maggioranza la Conferenza territoriale 3 Medio Valdarno e il Comitato H2O di Montevarchi definisce il risultato emerso scontato e il 4 dicembre “una data da segnare, in nero, sull’agenda” per comitati, associazioni e Consigli comunali che si erano espressi per rispettare la scadenza naturale del contratto.
“Era tutto già scritto, imposto senza mezzi termini. O la busta A o la busta B. Poco importa se entrambe le condizioni erano vessative nei confronti dei cittadini”,- affermano i referenti del Comitato.
“Vessativa la busta A, aumento del 10% delle tariffe per sostenere gli investimenti sulla rete. Si certo, in un momento in cui molte famiglie fanno fatica ad arrivare a fine mese era giusto chiedere qualche sforzo in più, tanto nessuno è informato degli utili che ogni anno Publiacqua realizza su un servizio essenziale. Vessativa la busta B, prolungamento dell’affidamento al 2024, con la promessa di grandi e utili investimenti. Peccato che il gestore nel caso di Montevarchi e delle sue frazioni non abbia rispettato i piani e gli interventi previsti già nei 16 anni precedenti”.
Il comitato ringrazia i Comuni che hanno sostenuto il No e aggiunge: “Grazie anche a tutti quelli che hanno sostenuto il Si offrendo ulteriori spunti di riflessione agli indecisi delle prossime tornate amministrative. Ad ognuno le sue responsabilità. Sapevamo già come sarebbe andata a finire questa storia, Publiacqua vincente contro i soliti noti cittadini comuni. Poco importa dei referendum e delle opinioni dei Consigli comunali: si è già perdenti per definizione in partenza, ma con l’elegante opportunità di scegliere attraverso quale gioco farlo”.
La richiesta al Sindaco di Montevarchi adesso è “di dare la massima visibilità al piano di investimenti previsto dal gestore per il periodo fino al 2024 e di comunicare alla cittadinanza il cronoprogramma qualora lo stesso fosse gia stato condiviso. Infine di pretendere che lo stesso piano attuativo sia concentrato per intero entro il 2021, data la carenza infrastrutturale nota, al fine di non ritrovarsi nuovamente in una futura assemblea nel 2024 e dover aggiungere – in nero – un’altra data in agenda”.

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