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Surroga di un consigliere a Figline Incisa, le opposizioni si rivolgono ai Carabinieri e chiedono il commissariamento del comune

Acque estremamente agitate fra maggioranza ed opposizione in Consiglio comunale a Figline Incisa dopo la seduta del 14 dicembre che vedeva come primo punto all’ordine del giorno la sostituzione del consigliere Somigli.
“Abbiamo esposto ai Carabinieri quanto successo nell’ultima seduta del Consiglio comunale affinché venga interessata la Procura della Repubblica e la Prefettura.” Questo è quanto hanno dichiarato i consiglieri di opposizione Naimi (Movimento 5 Stelle),Trambusti (Salvare il Serristori), Lombardi (IdeaComune), Simoni (Gruppo misto) e Sottili (gruppo misto) all’indomani della seduta di venerdì 14 dicembre e nel corso della quale il Partito Democratico ha surrogato il consigliere dimissionari Somigli con il primo dei non eletti Favilli. Questo- affermano i consiglieri di minoranza- nonostante la mancanza del numero legale.Aldilà della violazione della norma statutaria art. 9 e delle conseguenze giuridiche e amministrative che ne deriveranno-aggiungono –siamo di fronte ad un dato politico incontestabile: il PD dopo l’ennesimo abbandono non ha più i numeri per sorreggere la giunta Mugnai. Pur di arrivare in qualche modo alla fine della consiliatura si è volutamente calpestato le più elementari regole della democrazia.”
“Il Partito Democratico non può invocare la scusante del dubbio normativo- proseguono gli esponenti della minoranza visto che gli stessi consiglieri in una situazione analoga verificatasi nella seduta del 27 Luglio 2017, in cui venne surrogato un altro consigliere, presero atto della mancanza del numero legale decretata dall’allora Segretario Generale Dott. Saccà. Anche in quella occasione i consiglieri presenti in aula erano 9 compreso il Sindaco, che non concorre a raggiungere il numero legale. Questa volta, con Sandro Sarri Presidente del Consiglio comunale le regole sono improvvisamente cambiate. In realtà già nel corso della seduta, come si ascolta dalla registrazione audio-video, la segretaria comunale ipotizza un futuro ricorso.Addirittura alcuni consiglieri del PD hanno sbeffeggiato l’opposizione dichiarando: ‘Tanto la Legge vi darà ragione quando sarà terminato il mandato.’ La capogruppo PD Farini invece di sproloquiare su 18 € del gettone di presenza del Consiglio comunale, dovrebbe ricordarsi degli oltre 7000 euro recentemente spesi dal Comune a causa delle illegittimità commesse dal Presidente Sarri per sfiduciare la ex presidente del Consiglio comunale. Purtroppo –concludono i consiglieri di opposizione – anche questa volta la maggioranza rischia di far pagare ai cittadini le spese legali a causa della loro incapacità ed arroganza. Ci auguriamo che la Prefettura commissari immediatamente il comune mettendo fine a queste ripetute violazioni della legge da parte del sindaco Mugnai e della sua maggioranza.”

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