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Omicidio Luciano Butti: la Corte Suprema thailandese assolve il socio Denis Cavatassi

La Corte Suprema della Thailandia ha assolto Denis Cavatassi, l’agronomo teramano di 50 anni condannato alla pena di morte perchè considerato il mandante dell’omicidio del suo socio in affari Luciano Butti ( nella foto), imprenditore sessantenne di Montevarchi, vittima di un agguato mortale nel marzo del 2011.
Il valdarnese viveva dal 1991 a Phi Phi Island dove gestiva un ristorante e un villaggio turistico. Fu ucciso con quattro colpi di pistola poco distante da Phuket e le indagini portarono all’arresto dell’abruzzese che avrebbe vantato un credito di 250 mila euro mai onorato.
Cavatassi, che si è sempre proclamato innocente, si presentò spontaneamente alla polizia per aiutare gli inquirenti; fu interrogato e incarcerato anche sulla base delle confessioni di altri imputati poi ritrattate. La magistratura gli aveva inflitto la pena capitale in primo e secondo grado nel 2016, ma adesso, come ha confermato il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi, i giudici della Corte Suprema hanno ribaltato il verdetto.
Già nel febbraio scorso i fratelli di Cavatassi avevano sollecitato l’intervento del Governo in una conferenza stampa indetta in Senato dal presidente della Commissione Diritti Umani Luigi Mangoni.

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