Il 27 dicembre scorso sono iniziati i lavori di ripulitura dell’Arno nel tratto che attraversa San Giovanni. Un’operazione di manutenzione straordinaria portato avanti dal Consorzio Alto Valdarno, che ha deciso di investire le economie ottenute sugli interventi effettuati con finanziamenti regionali per rendere piรน bello e sicuro il fiume, nel punto in cui attraversa la cittร .
Da qualche giorno operai e macchine sono al quindi lavoro per ridimensionare la fitta e intricata boscaglia di arbusti e alberi, che ha modificato il volto del fiume e ostacola il regolare deflusso delle acque.
Lโintervento, molto atteso dai cittadini, รจ importante anche dal punto di vista idraulico, perchรฉ consentirร ai tecnici di monitorare lo stato delle sponde e di programmare, se necessario, ulteriori manutenzioni di prevenzione.
โLโobiettivo โ spiega il Presidente dellโAlto Valdarno, Paolo Tamburini – รจ di mitigare il rischio idraulico e, contemporaneamente, di procedere con una complessiva riqualificazione dellโambiente fluviale. Lโiniziativa rientra nel piano straordinario per il ripristino della funzionalitร dei corsi dโacqua toscani fortemente sostenuto dal Presidente della Regione Enrico Rossiโ.
Il primo step riguarda il tratto di fiume che attraversa l’abitato di San Giovanni, ovvero il tratto che si sviluppa per circa 500 m a valle del Ponte Pertini; lโaltro รจ compreso tra la zona a monte del Ponte Ipazia dโAlessandria e lโarea di immissione del Borro dei Frati.
โIn questa area – continua il Presidente – il fiume รจ caratterizzato dalla presenza pressochรฉ continua di barre alternate di sedimenti coperte di vegetazione allโinterno dellโalveo ed รจ fortemente interessato da interventi antropici che, nel tempo, ne hanno modificato pesantemente il corso: lโArno oggi – prosegue – ha un tracciato quasi rettilineo, ma originariamente, prima della realizzazione dellโargine leopoldino, era fatto di canali intrecciati e meandriโ.
Sotto i ferri le tre barre dove, nonostante il recente diradamento, troneggiano fitti arbusti, con polloni che svettano sopra i tre metri di altezza. Il taglio sarร seguito dallo sfalcio dellโerba e successivamente dalla rimozione in alcune zone ben individuate dellโapparato radicale delle ceppaie per restituire la dinamica di fondo alveo e contrastare il fenomeno dellโerosione spondale. Sarร risparmiata la vegetazione presente alla sommitร delle barre, che continuerร a rappresentare un punto di riferimento per gli animali a caccia di un rifugio, tutelando lโecosistema fluviale.
โAbbiamo scelto un intervento diffuso, che interessa aree ristrette ma dislocate su piรน barre per evitare, durante fenomeni di piena, una eccessiva mobilitazione di sedimenti e quindi la creazione di brusche discontinuitร โ, precisa ancora il Presidente che ricorda: โIl tratto compreso tra i due ponti Pertini e Ipazia dโAlessandria invece non รจ stato inserito nel progetto perchรฉ sarร oggetto di un intervento specifico, che prevede un riassetto globale dellโarea e che attualmente รจ in attesa di finanziamentiโ.
Lโintervento in corso invece sarร finanziato principalmente con le economie fatte dal Consorzio. Ma non solo: anche il materiale legnoso ottenuto dai tagli non andrร sprecato. โNellโottica della sostenibilitร e dello sviluppo della filiera bosco/legno/energia, la biomassa asportata mediante la rimozione degli apparati radicali sarร sottoposta a cippatura e successivamente riutilizzata a fini energeticiโ, conclude il Presidente Tamburini.
Il Consorzio di Bonifica ha poi comunicato ai cittadini di non preoccuparsi se vedranno materiale vegetale temporaneamente accatastato in unโarea ben delimitata. Eโ infatti previsto dal progetto raccogliere i residui delle lavorazioni in un luogo sicuro, non raggiungibile dalle acque anche in caso di eventi di piena e posizionato in modo da non interferire a con il transito dei mezzi. Al termine dellโintervento sarร allontanato.